Struttura, caratteristiche e distinzione rispetto ad altre leghe di acciaio.

Acciaio INOX

L’acciaio inossidabile, comunemente noto come acciaio INOX o Stainless steel, rappresenta una lega d’acciaio con caratteristiche uniche che la proteggono in modo efficace dalla corrosione. Questa lega trova applicazione in una varietà di settori, con particolare rilievo in quello alimentare, molto vicino alla nostra vita quotidiana. Grazie alla sua composizione specifica, l’acciaio inossidabile si distingue da altre leghe, manifestando sia punti di forza che debolezze. In questo articolo esamineremo i principali utilizzi, la composizione della lega e le differenze rispetto ad altre leghe comuni.

Composizione chimica dell’acciaio INOX

Quali sono le differenze principali rispetto ad altre leghe d’acciaio? La definizione di acciaio implica che si tratti di una lega contenente ferro (Fe) e carbonio (C), con quest’ultimo in percentuali che non eccedono circa il 2%. Per gli acciai inossidabili, oltre ai due componenti fondamentali, si integrano altri elementi chimici, tra cui spiccano il cromo (Cr) e il nichel (Ni). In genere, una lega inox è identificabile come una lega ferro-cromo-carbonio, con percentuali di cromo superiori al 12% e con una riduzione del carbonio. Elementi addizionali possono essere integrati per migliorarne proprietà come la lavorabilità o la saldabilità.

PUBBLICITA

Funzionamento e proprietà della lega INOX

Il termine “inox” suggerisce che questa lega non sia soggetta a ossidazione, ma in realtà non esiste alcuna lega immune a questo processo in condizioni ambientali sfavorevoli, come la presenza d’aria. L’ossidazione è una reazione chimica che implica la perdita di elettroni da parte di una specie chimica, ed è una delle principali cause di degrado nel tempo, specialmente dal punto di vista meccanico. Tuttavia, l’acciaio inossidabile, grazie al cromo contenuto nella lega, forma una patina protettiva in caso di ossidazione che previene la propagazione al ferro, creando un processo di passivazione che ne preserva l’integrità.

Tipologie di acciaio inossidabile

Gli acciai inox si suddividono in tre principali famiglie:

  • Leghe con cromo (Cr) che variano dal 11% al 18%, dette inossidabili martensitici. Queste leghe possono sviluppare migliori caratteristiche meccaniche attraverso trattamenti termici.
  • Inossidabili ferritici, dove il cromo supera il 18%. A differenza delle precedenti, non possono essere migliorati termicamente, ma mantengono ottime proprietà di lavorabilità a diverse temperature.
  • Inossidabili austenitici, composti da alte percentuali di cromo (tra il 17% e il 26%) e nichel (tra il 7% e il 22%). Anche questi non migliorabili tramite trattamenti termici, mostrano buone caratteristiche meccaniche in seguito a deformazioni permanenti.

Immagine

Utilizzi dell’acciaio INOX

Molti associano l’acciaio inossidabile esclusivamente a utensili da cucina, ma in realtà le sue applicazioni sono ampie e diversificate:

  • Nell’edilizia, viene frequentemente utilizzato per serramenti e ascensori, oltre che in alcune strutture portanti.
  • Nel settore delle infrastrutture, è comune nei sistemi di depurazione e potabilizzazione delle acque.
  • Il settore dei trasporti ne fa uso per componenti strutturali nei veicoli.
  • Nel settore alimentare, l’acciaio inox è la scelta preferita per molti utensili e attrezzature.

Particolarmente rilevante nel settore alimentare è l’identificazione delle proprietà igieniche offerte da questo materiale, il quale presenta una ridotta suscettibilità alla contaminazione. L’igienicità è dovuta a fattori quali la resistenza alla corrosione, l’assenza di rivestimenti deteriorabili, e la bassa retentività batterica. Esistono normative rigide a livello nazionale e internazionale che ne certificano l’idoneità per il contatto con acqua potabile e materiale alimentare, giustificando così la sua ampia diffusione negli oggetti di uso quotidiano.

Fonte Verificata

Leggi anche

Acidi grassi non legati o non esterificati.

Gli acidi grassi liberi (FFAs) agiscono come fonte primaria di energia per vari tessuti, tra cui il muscolo scheletrico, il fegato e il cuore....

Chaperoni molecolari

Il concetto di chaperoni molecolari è emerso per la prima volta nel 1987 grazie al chimico britannico R. John Ellis. Egli suggerì di utilizzare...

Ectoina: una molecola chiave per la preservazione delle cellule e la sua applicazione nei biotecnologici.

L’ectoina, il cui nome ufficiale secondo la I.U.P.A.C. è acido 2-metil-3,4,5,6-tetraidropirimidino-4-carbossilico, rappresenta un composto accumulato da alcuni microrganismi come strategia per difendersi dallo stress...