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Tecnologia nucleare valutata dall’aeroporto di Denver per ragioni controverse, scopri i dettagli

Denver Impazzisce: Aeroporto Vuole un Reattore Nucleare per Non Congelarsi nel Futuro Energetico! #NucleareScontro #DenverDisastroInVista #EcoPazzi

Oh, accidenti, l’Aeroporto Internazionale di Denver (DEN) sta giocando con il fuoco atomico! Hanno lanciato una richiesta di proposte (RFP) per uno studio di fattibilità su reattori modulari nucleari di piccola taglia (SMR), puntando a diventare il campione supremo dell’efficienza energetica negli aeroporti. Ma mentre sognano di brillare come faro tecnologico, i critici già sbraitano per le solite magagne: tecnologia che sembra uscita da un fumetto e un bel casino con lo stoccaggio del combustibile esausto, visto che gli USA non hanno un deposito nazionale degno di questo nome. Roba da far tremare i polsi!

Ora, perché Denver rischia di trasformarsi in un set di film apocalittici? L’aeroporto ingoia già 45 MW di elettricità e prevede di arrivare a ingollarsi altri 40 MW per gestire un’invasione di passeggeri da 80 a 120 milioni entro il 2045. Ecco che entrano in scena gli SMR, questi mini-mostri nucleari da 30 a 300 MW, compatti come container e assemblati altrove per poi essere spediti come pacchi. Fantastico, no? Offrono energia 24/7, senza dipendere dal sole o dal vento ballerino, e promettono sicurezza top-notch per evitare disastri alla Chernobyl. Ma andiamo, è davvero così affidabile o è solo un trucco per mascherare rischi che potrebbero farci rimpiangere i vecchi combustibili fossili?

Lo studio di fattibilità, con un budget di 1,25 milioni di dollari e un anno al massimo per completarlo, mira a verificare se questi SMR possano aiutare DEN a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040. Parliamo di un piano ambizioso per gestire la fame energetica e combattere il cambiamento climatico, con analisi su costi, finanziamenti e regole federali. Se passa, Denver potrebbe diventare la mecca della sostenibilità aeroportuale, attirando partner e investitori. Ma attenzione: i detrattori non ci stanno, gridando che questa tecnologia è troppo acerba per un hub così trafficato, e che senza un posto decente per le scorie nucleari, potremmo ritrovarci con un disastro ambientale. E non dimentichiamo i rischi finanziari – se gli SMR non generano abbastanza quattrini, l’intero settore aeroportuale potrebbe andare in bancarotta! Davvero un’idea audace… o solo una follia nucleare?

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