back to top

Tracce di vita su K2-18b a 124 anni luce smontate: il mito sfatato sul pianeta lontano

Svelato: "I più forti indizi di attività biologica fuori dal Sistema Solare"! La NASA e gli astronomi di Cambridge hanno beccato molecole puzzolenti su K2-18 b, un pianeta oceanico a 124 anni luce da noi, che potrebbero gridare "vita aliena"! Con il telescopio James Webb, hanno confermato indizi di dimetil solfuro e dimetil disolfuro – robe che sulla Terra le fa solo il fitoplancton o l’uomo, mica processi chimici noiosi. Se è vero, questo "hycean world" super-Terra, con oceani globali e nella fascia abitabile, potrebbe ospitare microbi fotosintetici. Ma attenzione, scienziati cauti dicono: non è ancora ufficiale! # # # #Alieni

Ehi, preparatevi a un colpo da urlo: K2-18 b, quel pianeta che sembra uscito da un film di fantascienza, sta facendo impazzire tutti con i suoi segreti cosmici. Scoperto nel 2015 da Kepler, è balzato alle cronache nel 2019 quando Hubble trovò vapore acqueo, e poi nel 2023 James Webb ha sganciato la bomba con anidride carbonica, metano e ora questi indizi su DMS e/o DMDS – molecole che, diciamolo, puzzano di vita e non di sterile. Gli astronomi, guidati dal boss Nikku Madhusudhan, hanno analizzato l’atmosfera di questo gigante 2,6 volte più grande della Terra, e i dati gridano "possibili microbi oceanici!", ma con una strizzata d’occhio: la significatività statistica non è ancora al 100%, quindi non aprite lo champagne.

Certo, è tentatore urlare "Abbiamo trovato ET!", ma questi tizi in camice non si sbilanciano. Nel 2024, nuove osservazioni con James Webb nel vicino e medio infrarosso hanno rafforzato gli indizi su DMS e DMDS, facendoli balzare a livelli mai visti per molecole "senza spiegazione non-biologica". Eppure, come ripete Madhusudhan, serve altro tempo – tipo 16-24 ore di scansioni – per non fare la figura degli idioti. Intanto, immaginate oceani alieni con concentrazioni di queste sostanze migliaia di volte più alte che quaggiù: roba che fa tremare i complottisti, ma ricordiamoci, la è un gioco sporco e cauto.

La vera domanda è: c’è vita su K2-18 b o è solo un falso allarme cosmico? Se confermata, questa super-Terra nella costellazione del Leone potrebbe essere il nostro primo assaggio di mondi abitati, con acqua liquida e chissà quali mostriciattoli fotosintetici. Ma andiamo, non illudiamoci troppo – escludere processi non-biologici è un casino, e gli scienziati lo sanno bene. Questa storia merita hype, ma restiamo con i piedi per terra in attesa di più dati: chissà, magari la prossima news sarà "Alieni confirmed!" o un epico fail. Stay tuned, gente!

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

GLI ULTIMI ARGOMENTI

Leggi anche

Uranio impoverito viene identificato come potenziale rischio per la salute umana e l’ambiente

L'uranio impoverito, pur essendo meno radioattivo rispetto all'uranio naturale, ha scatenato allarmi globali per i suoi impieghi militari, i possibili effetti devastanti sulla salute...

Thiophenol Identified as Promising Compound in Advanced Chemical Applications

Il tiofenolo (PhSH), noto anche come benzenetiolo, sta emergendo come un vero campione nel campo della chimica organica, con la sua formula C₆H₅SH che...

Ricercatori scoprono le proprietà straordinarie della bentonite e i suoi ampi utilizzi

La bentonite, un’argilla naturale a struttura stratificata composta principalmente da minerali argillosi del gruppo delle smectiti – con la montmorillonite come componente dominante –...
è in caricamento