Cina contro USA: i dazi volano alle stelle in una guerra commerciale da incubo! Pechino ha sbattuto la porta in faccia a Washington, alzando i dazi sulle importazioni USA dal 84% al 125% dopo che Trump ha colpito con un mostruoso 145%. Ma con milioni di posti a rischio, è solo un circo economico? #GuerraTariffaria #CinaUSA #DaziPazzi
Il governo cinese ha appena scatenato il caos, annunciando venerdì 11 aprile un balzo dei dazi sulle importazioni dagli Stati Uniti, portandoli dall’84% al 125%. Questa mossa arriva dritta in risposta all’amministrazione Trump, che ha confermato un’aliquota tariffaria del 145% sui prodotti cinesi – una somma che include il 125% imposto di recente e quel 20% extra da febbraio a marzo 2025, come ritorsione per la presunta mancanza di collaborazione di Beijing sul traffico di fentanyl.
Ora, la posizione di Beijing è tutta fumo e fuoco. Il ministero delle Finanze ha promesso che questo aumento è l’ultimo, con un comunicato che non le manda a dire: «anche se gli Stati Uniti continuassero a imporre tariffe più alte, non avrebbe più senso dal punto di vista economico e diventerebbe uno scherzo nella storia dell’economia mondiale». E c’è di più: «con le tariffe ai livelli attuali, non esiste più un mercato per i beni statunitensi importati in Cina», e per chiudere in bellezza, «se il governo degli Stati Uniti continuerà ad aumentare i dazi contro la Cina, Pechino li ignorerà». Insomma, un bel "fate voi" che puzza di sfida.
Ma attenzione, perché le ripercussioni su Pechino potrebbero essere un disastro epico. Gli analisti avvertono che questa rissa tariffaria sta colpendo duro l’economia cinese: le esportazioni verso gli USA valgono circa il 3% del PIL, e un calo potrebbe lasciare a spasso tra i 10 e i 20 milioni di lavoratori. Goldman Sachs ha già tagliato le previsioni di crescita del PIL cinese al 4% per quest’anno, citando le tensioni con Washington e un rallentamento globale in arrivo. Nonostante tutto, il ministero del Commercio cinese sta lasciando intendere che potrebbe trattare, ma solo se si fa sul serio e l’accordo è win-win per tutti – o almeno, così dicono.