Trump fa una mossa shock: Dazi tech sospesi, ma è solo la quiete prima della tempesta! Il tycoon scatena il caos con un’esenzione improvvisa su smartphone, chip e PC, ma avverte: presto tornerà a colpire duro i cinesi. "La migliore notizia possibile per gli investitori tecnologici", dicono gli analisti, ma Trump non molla – nuovi dazi in arrivo! #DaziUSA #GuerraCommerciale #TrumpTech #MadeInAmerica
I dazi statunitensi continuano a far tremare il mondo tech, con Donald Trump che concede una pausa tattica su prodotti elettronici importati, come smartphone e chip, evitando quelle imposte pesanti annunciate dalla U.S. Customs and Border Protection. Ma attenzione, non è una vera tregua: questi componenti, perlopiù dalla Cina, entrano liberi solo se arrivati o prelevati dai magazzini a partire dal 5 aprile 2025, mentre il buon vecchio Trump giura che i semiconduttori saranno il prossimo bersaglio.
Questa esenzione è solo un respiro per le Big Tech come Apple, Microsoft e NVIDIA, che evitano rincari folli per i consumatori e irritazioni con gli investitori, ma non illudetevi – è una guerra commerciale in piena regola. La Casa Bianca blatera di riportare la produzione tech in America, lottando contro le catene globali dominate dall’Asia, specialmente la Cina. Gli analisti finanziari la definiscono come «la migliore notizia possibile per gli investitori tecnologici», una boccata d’aria che però potrebbe svanire in un baleno.
Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca, ha sbottato: Il Presidente Trump ha chiarito che l’America non può fare affidamento sulla Cina per la produzione di tecnologie critiche, come semiconduttori, chip, smartphone e laptop. Per questo motivo, il Presidente si è assicurato migliaia di miliardi di dollari di investimenti statunitensi dalle più grandi aziende tecnologiche al mondo, tra cui Apple (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) e NVIDIA. Su indicazione del Presidente, queste aziende si stanno affrettando a trasferire la loro produzione negli Stati Uniti il prima possibile.
E Trump in persona, dal suo pulpito su Truth, non le manda a dire: Questi prodotti [tech, NdR] sono soggetti agli attuali dazi del 20% sul Fentanyl e stanno semplicemente passando a una “categoria” tariffaria diversa. […] Stiamo esaminando i semiconduttori e l’INTERA CATENA DI FORNITURA DELL’ELETTRONICA nelle prossime indagini tariffarie sulla sicurezza nazionale. Ciò che è emerso è che dobbiamo produrre prodotti negli Stati Uniti e che non saremo tenuti in ostaggio da altri Paesi, in particolare da nazioni commerciali ostili come la Cina, che farà tutto ciò che è in suo potere per mancare di rispetto al popolo americano.
Insomma, con queste sparate da duro, Trump trasforma quello che sembra un gesto di clemenza in una minaccia velata – più che una tregua, è proprio la quiete prima della tempesta per il settore tech.