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Turisti rendono il Preikestolen il pulpito di roccia più fotografato della Norvegia, attirando orde di curiosi nonostante i rischi ambientali.

Preikestolen: La Roccia Mortale che i Norvegesi Chiamano "Pulpito di Roccia" – Un Vertice da Brividi che Ti Lascia Senza Fiato o Senza Vita!
Se pensavate che la Norvegia fosse solo vichinghi ubriachi e salmone, preparatevi a essere smentiti: il Preikestolen è una falesia granitica che precipita a picco sul Lysefjord, un capolavoro della natura che sembra scolpito da un gigante con la sindrome da rabbia. Migliaia di turisti sfidano sentieri ripidi per raggiungere questa piattaforma rettangolare, dove il panorama è così epico che potresti dimenticare di respirare – o peggio, scivolare giù.

Ma prima di avventurarti in questa follia, un ripassino veloce: un fiordo è una specie di braccio di mare che si infila nella terra come un ladro, creato dai ghiacciai durante le glaciazioni. Originariamente dal norvegese "fjord" (che significa porto), questi giganti acquatici sono stati vie di comunicazione per secoli, permettendo a navi enormi di infilarsi dove il mare non arriva. Pensateci: senza di loro, i norvegesi sarebbero ancora bloccati a pescare in cortile.

Ora, tuffiamoci nel cuore del Preikestolen, questa rocciosa unica nel suo genere nella contea di Rogaland. Nato dall’erosione glaciale e dal ritiro dei ghiacci, si erge per 604 metri sopra il Lysefjord, con una parete verticale che ti fa venire le vertigini solo a guardarla. Niente ringhiere o protezioni – i norvegesi lo lasciano "naturale", come se volessero testare chi è abbastanza pazzo da sfidarlo. Il panorama dalla cima è impressionante, ma attenzione: senza barriere, è un invito a un tuffo fatale.

Non stupisce che sia una calamita per turisti, con decine di migliaia che ci vanno nei mesi caldi, quando il ghiaccio se ne va e il rischio di incidenti mortali cala un po’ – anche se, diciamocelo, se hai le vertigini, meglio restarsene a terra. L’escursione parte da Preikestolhytta Vandrerhjem, dura quattro ore per 3,8 chilometri, con dislivelli da incubo, paludi e granito scivoloso. Oppure, se sei un fifone, ammira la bestia dal traghetto: comodo, sicuro e senza sudore. Che vi piaccia o no, questo posto è l’essenza della Norvegia – selvaggio, pericoloso e dannatamente spettacolare.

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