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Un “ciclone bomba” e quali effetti avrà sull’Italia

Tempesta Éowyn. Credit: Met Office

La tempesta Éowyn, che si è sviluppata rapidamente nel Nord Atlantico, ha colpito l’Irlanda portando con sé venti da uragano e raffiche che hanno raggiunto i 185 km/h a Mace Head, nella contea di Galway. Questo evento atmosferico ha superato il precedente record irlandese di 182 km/h, che resisteva dal 1945, e rappresenta una delle tempeste più violente mai registrate nel Paese. Per la giornata odierna è attiva un’allerta rossa.

L’Irlanda è in grave difficoltà a causa del passaggio di Éowyn, che ha causato onde alte fino a 12 metri e ha lasciato oltre 700.000 edifici senza elettricità. I trasporti pubblici sono stati interrotti, e oltre 220 voli sono stati cancellati presso l’aeroporto di Dublino. Le autorità locali descrivono la situazione come «danni senza precedenti», con la tempesta attualmente diretta verso la Scozia.

In Italia, gli della tempesta saranno marginali. Il Centro-Nord, in particolare sul versante tirrenico, subirà l’influenza di un flusso di aria umida ai margini del . Tuttavia, è probabile che una nuova tempesta di origine atlantica raggiunga le isole britanniche nei prossimi giorni, con possibili conseguenze anche per il nostro Paese.

Dal punto di vista meteorologico, Éowyn non è un uragano, in quanto questi fenomeni si sviluppano tipicamente nelle latitudini tropicali. Si tratta piuttosto di un ciclone extratropicale, caratterizzato da un’area di bassa pressione (con pressioni stimate tra 940 e 945 hPa) in rotazione al di fuori della fascia tropicale. Il termine “ciclone ” viene utilizzato in ambito giornalistico per descrivere eventi come Éowyn, riferendosi a cicloni extratropicali che si intensificano rapidamente, con una diminuzione della pressione centrale di almeno 24 hPa in 24 ore. Nel caso in questione, è previsto un calo di 55 hPa, rendendo aceasta una delle ciclogenesi esplosive più intense mai registrate nelle isole britanniche.

L’intensità di Éowyn, simile a quella di un uragano, nonostante la sua formazione nell’Atlantico del Nord e al di fuori della stagione uragani, può essere spiegata da un rapido scontro tra correnti fredde e calde che genera un’elevata differenza di temperatura. Nel caso di Éowyn, questo contrasto termico è stato accentuato dalla corrente a getto, un sistema di forti venti ad alta quota. L’aria gelida proveniente dagli Stati Uniti ha inoltre contribuito a condizioni di maltempo nelle aree costiere, comprese alcune nevicate in Florida nei giorni scorsi.

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