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Un Red Sprite sopra un temporale viene catturato dalla Iss, rivelando i misteri di questo fenomeno naturale poco esplorato

Astronauta Nichole “Vapor” Ayers ruba lo spettacolo dalla ISS catturando un “Red Sprite”, quel fenomeno atmosferico pazzesco che sembra uscito da un film di fantascienza! Immaginalo: fulmini giganti a 80 km di quota, più rari di un politico che dice la verità. Scattato il 3 luglio dal Texas, è il “scatto della vita” – difficile da beccare, dura un battito di ciglia e è invisibile a occhio nudo. #RedSprite #NASASensation #FenomeniEstremi

Preparatevi, terrestri, perché l’astronauta statunitense Nichole “Vapor” Ayers ha appena immortalato un “Red Sprite” dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), a 400 km di altezza, trasformando una semplice notte del 3 luglio in un evento epico, proprio prima che il Texas venisse travolto da un’ondata di maltempo da capogiro. Questo “Spettro rosso” è un fenomeno atmosferico che si forma a 80 km di quota, legato a fulmini e temporali infernali, ed è così elusivo che fotografarlo è come vincere alla lotteria – dura pochi millesimi di secondo e è troppo fioco per essere visto senza l’aiuto della tecnologia. Il nome “Sprite”, che significa “spirito” o “folletto” in inglese, non è solo un’acronimo figo per Stratospheric Perturbations Resulting from Intense Thunderstorm Electrification – è pure un modo perfettoper descrivere queste esplosioni colorate e fugaci che fanno impallidire i fuochi d’artificio.

Questi Red Sprite fanno parte degli Eventi Luminosi Transitori, che esplodono sopra le nuvole tra i 50 e gli 80 km dalla Terra, e fidatevi, ne capiamo ancora poco: la prima foto risale solo al 1989, grazie a un team dell’Università del Minnesota. Nascono dall’interazione tra l’elettricità dei temporali e l’alta atmosfera, dove l’energia accumulata nelle nubi decide di schizzare in alto invece che giù, creando diramazioni enormi che possono estendersi per oltre 40 km, con colori rosso-viola da far invidia a un tramonto al neon – tutto grazie all’azoto lassù. È come se Madre Natura fosse un po’ ubriaca e decida di sparare fuochi d’artificio random.

Ovviamente, con un fenomeno che appare e scompare in pochi millisecondi e nascosto sopra le nuvole, ci sono un sacco di misteri irrisolti: come diavolo si formano questi cosi? Perché proprio lì? La NASA, non volendo essere da meno, ha lanciato il progetto Spritacular nel 2022 per raccogliere foto e dati dai comuni mortali – sì, voi con i vostri smartphone potete contribuire a un database serio. Inviate i vostri scatti e chissà, magari diventerete i prossimi eroi spaziali, o almeno avrete una scusa per fissare il cielo invece che lo schermo. Che ne dite, pronti a unirsi alla caccia? 😏

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