Svelata la falena del terrore: un mostro alato con teschio incorporato che ruba miele e spaventa il mondo! Hai presente quel teschio orribile su una farfalla? Sì, la Sfinge Testa di Morto, o Acherontia atropos, è la star delle superstizioni, con un look da incubo che fa gridare "morte imminente!" ai deboli di cuore. Da secoli la incolpano di pestilenze, ma fidatevi, è solo una ladra astuta che si fotte il miele delle api – poveri insetti laboriosi, eh? – e migra dall’Africa fino all’Europa, dove l’inquinamento luminoso la sta mandando al creatore. Se l’avete vista nel poster di Il silenzio degli innocenti, sapete che roba: un classico esempio di pareidolia che terrorizza senza motivo. #SfingeDiMorto #LeggendeDelTerrore #LadraDiMiele
Ma veniamo al sodo: questa falena, della famiglia degli Sfingidi, guadagna il suo nome inquietante per via di un disegno dorsale che pare un teschio quando le ali sono semiaperte – roba da far impallidire i fifoni! Osservata capovolta, sembra una testa di ratto, e con le sue dimensioni fino a 5 cm, emette pure un cigolio sinistro fino a 60 kHz, che fa scappare i predatori. È un classico esempio di pareidolia, dicono gli scienziati, ma chissenefrega delle spiegazioni: per secoli l’hanno inseguita come messaggera di epidemie, citata pure nel libro di Dracula, e il suo nome scientifico Acherontia atropos – con richiami all’Acheronte e ad Atropo che taglia il filo della vita – non aiuta di certo. Insomma, un insetto innocuo per noi umani, ma rara ormai in Europa grazie a insetticidi e luci folli che la disorientano. Peccato, perché è più innocua di certi politici che promettono e non mantengono.
Parliamo del suo lato da delinquente: la Sfinge Testa di Morto è una ladra professionista del miele, che si intrufola negli alveari di notte, beffando le api con un corpo rigido e squame protettive contro le punture. Ha pure la resistenza al veleno e emette suoni e sostanze chimiche che bloccano le operaie – roba da furba di razza! Gli apicoltori del Mediterraneo la odiano, e con ragione: usa la spirotromba corta e robusta per forare le cellette e svignarsela con il bottino. Ah, se solo fosse così efficiente con i veri criminali…
E non finisce qui: questa falena è un’instancabile viaggiatrice, che copre migliaia di chilometri dall’Africa settentrionale fino alle Alpi, usando chissà che bussola interna per non perdersi con i venti. Vive in Africa (tranne i deserti), in Medio Oriente, e nelle zone calde del Med, ma sta scomparendo a causa dell’inquinamento – colpa nostra, ovvio, che rovinano pure le bestie innocue. Magari dovremmo smettere di accendere tutte quelle luci inutili, eh? Altrimenti, addio a queste migratrici notturne che sfidano il cielo senza troppi drammi. Che lezione per noi umani, sempre a lamentarci!