Un uomo canadese trasforma una graffetta in una casa? Sì, è roba da matti, ma Kyle Macdonald l’ha fatto per davvero nel 2006, barattando da un ferrovecchio a una dimora da urlo con una serie di scambi online che hanno sfiorato il ridicolo – e gli è valso un Guinness World Record! #BarattiVirali #KyleMacdonald #GuinnessRecord #IncredibileMaVero
Preparatevi a ridere (o a piangere per la vostra sfortuna), perché questa storia è la prova che con un po’ di faccia tosta e zero buon senso tradizionale, puoi partire da un oggetto inutile come una graffetta rossa da ufficio e arrivare a una casa a due piani. Non una truffa, ma un genio del baratto che ha sfidato le regole del mercato – chissà, magari ispirerà i disoccupati a scambiare il loro divano per una villa!
Tutto è partito il 12 luglio 2005, quando Kyle, con un’idea folle e geniale, ha dato il via a una catena di scambi online per puntare sempre più in alto. Iniziando con quella graffetta banale sulla scrivania, l’ha barattata prima per una penna a forma di pesce (davvero, chi scambia così?), poi per un pomello di porta scolpito a mano, e infine per un fornello da campeggio – robe da quattro soldi, ma hey, era solo l’inizio!
Le cose si sono scaldate quando quel fornello è diventato un generatore di corrente, scambiato poi per un enorme barile di birra completo di insegna luminosa. Pensateci: quel “kit da festa istantaneo” l’8 dicembre 2005 è finito nelle mani del comico canadese Michel Barrette in cambio di una motoslitta! Da lì, è stato un tripudio di follie, con Kyle che ha incassato un viaggio per due in British Columbia, un furgone, un contratto discografico, un anno di affitto in Arizona, un pomeriggio con la rockstar Alice Cooper (invidia pura!), una palla di neve rotante dei KISS e persino un piccolo ruolo nel film Donna on Demand.
E bam, il gran finale: il 5 luglio 2006, dopo un anno di negoziate pazzesche, Kyle ha barattato quel ruolo cinematografico con Bert Roach, il tizio responsabile dello sviluppo economico di Kipling, in Canada. Risultato? Una casa a due piani lungo la 503 Main Street, ribattezzata come la “casa della graffetta rossa”. Oggi è una attrazione, con tanto di graffetta gigante nel parco comunale – anche se i russi l’hanno superata nel 2010, come al solito!