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Un’eruzione potrebbe essere scatenata dal vulcano sottomarino più sorvegliato al mondo, Axial Seamount, nel 2025 secondo lo studio.

Attenzione, mondo: il vulcano sottomarino Axial Seamount è pronto a scatenare l’inferno sotto le onde entro fine 2025! #VulcanoInArrivo #EruzioneSubacquea #AllarmeOregon

Sveglia, gente! I ricercatori cinesi e statunitensi hanno suonato l’allarme bomba per l’Axial Seamount, quel bestione sottomarino a 480 km al largo dell’Oregon, dopo aver pubblicato il loro studio shock su Nature Communications il 4 giugno. Questo vulcano pestifero, il più attivo del Pacifico nord-orientale, ha già eruttato tre volte negli ultimi 30 anni (1998, 2011 e 2015), e ora i segnali sono chiari: centinaia di terremoti quotidiani e una deformazione da record stanno gridando che un’altra esplosione è in arrivo. Non parliamo di un disastro apocalittico per gli umani – la lava è fluida e innocua per noi terrestri – ma chissenefrega dei poveri pesci e organismi marini che potrebbero finire fritti? È il vulcano sottomarino più spiato al mondo, e se non impariamo da questo, beh, buona fortuna con i mostri di fuoco sulla terraferma.

Ora, addentriamoci nelle viscere di questa bestia. L’Axial Seamount si erge maestoso lungo la dorsale Juan de Fuca, dove le placche Juan de Fuca e Pacifico si allontananano a 6 cm all’anno, sputando magma come un idrante impazzito grazie a un punto caldo sotto. Alto ben 1100 metri, è un vulcano a scudo con lava fluida che scivola ovunque, alimentando eruzioni effusive che sono più una passeggiata al parco rispetto alle bombe dei vulcani viscidi. Figuriamoci, non ci saranno tsunami o panico per la popolazione – solo qualche sventurata creatura marina da piangere.

E per la futura eruzione? Scoperto negli anni ’80 e monitorato dal 1997, questo vulcano sta gonfiando come un palloncino pronto a scoppiare, con terremoti a bizzeffe che suggeriscono un’eruzione entro il 2025, ma non domani, per fortuna. Non è la prima volta che indoviniamo: nel 2015 l’avevano previsto con sette mesi di anticipo. Quando arriverà, la lava fluirà tranquilla senza far vedere nulla in superficie, travolgendo magari qualche sensore high-tech. Ma hey, come ha affermato Bill Chadwick, ricercatore dell’Oregon State University, "Speriamo che le lezioni che impariamo qui possano essere applicate ai vulcani di tutto il mondo". E chissà, magari eviteremo di farci sorprendere dal prossimo Krakatoa – o no? 😏

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