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Uno studio rivela le correlazioni esistenti tra variabili analizzate.

Difficoltà della Dislessia

Molte persone faticano a decifrare lettere e parole, rendendo la lettura un compito arduo. Questa condizione, nota come , colpisce la capacità di leggere e scrivere, influenzando negativamente la vita scolastica e lavorativa di milioni di individui. Spesso, vi è un dibattito su se la dislessia sia esclusivamente legata a difficoltà di o se abbia invece basi biologiche.

Scoperte sulla Genetica

Recenti studi hanno dimostrato che la dislessia possiede una significativa componente . Fino a poco tempo fa, era difficile correlare questa eredità genetica a cambiamenti concreti nel cervello. Tuttavia, un’importante ricerca pubblicata su Science Advances a dicembre 2024 ha contribuito a chiarire la questione, identificando specifiche alterazioni strutturali nel cervello di individui dislessici. Questi risultati offrono nuovi spunti per comprendere e affrontare la dislessia, suggerendo che la condizione non è solo una questione di insegnamento, ma è anche radicata nella biologia cerebrale degli individui colpiti.

uno studio spiega come sono correlate

Ci sono tante persone che, nonostante l’impegno e la voglia di imparare, fanno fatica a decifrare le lettere su un foglio. Ai loro occhi le parole si confondono e si invertono, rendendo ogni riga un ostacolo apparentemente insormontabile. Questa è la realtà quotidiana per milioni di persone con dislessia, un disturbo dell’apprendimento che colpisce la capacità di leggere e scrivere, e che ha un impatto profondo sulla vita scolastica e lavorativa. Per decenni scienziati ed educatori hanno dibattuto circa il fatto se si trattasse solo di una difficoltà legata all’insegnamento, o se esistono basi biologiche che la rendono una condizione innata.

La ricerca ha dimostrato che la dislessia ha una forte componente genetica, ma fino a poco tempo fa era difficile stabilire come questa si traducesse in differenze tangibili nella struttura e nel funzionamento del cervello. Grazie a un ampio database di scansioni cerebrali e dati genetici, pubblicato su Science Advances a Dicembre 2024, ha fatto un passo avanti in questa direzione, identificando precise alterazioni strutturali nel cervello di…

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