Distruzione in orbita geostazionaria del satellite Intelsat 33e
Il satellite Intelsat 33e, operante nei settori delle telecomunicazioni in Europa, Africa e Asia, è stato distrutto in orbita geostazionaria lo scorso 19 ottobre, generando numerosi detriti spaziali. L’evento, di cui la causa rimane ancora indefinita, ha comportato interruzioni di servizio per i clienti di Intelsat.
Detriti spaziali e minacce potenziali
La distruzione del satellite ha creato una serie di detriti spaziali, con almeno 20 frammenti confermati dalla Space Force americana e circa 80 dall’agenzia spaziale russa. Questi detriti potrebbero rappresentare un rischio per altri satelliti in orbita geostazionaria, come l’Express-A1 e il Yamal-402 russo, oltre al satellite meteo Electro-L.
Azioni intraprese da Intelsat per affrontare l’incidente
Dopo l’incidente, Intelsat ha stretto una collaborazione con Boeing e le agenzie governative per analizzare i dati e le circostanze che hanno portato alla distruzione del satellite. È stata istituita una Failure Review Board per indagare sull’anomalia, mentre sono in corso azioni per garantire la continuità dei servizi tramite piani di migrazione e ripristino del servizio.
Boeing Space 702MP distrutto in orbita geostazionaria: decine di detriti nello spazio
Il satellite Boeing Space 702MP, progettato per missioni a lungo termine, è stato distrutto a seguito di un’anomalia che ha causato la sua perdita di potenza e malfunzionamento il 19 ottobre.
Continuità dei servizi di Intelsat Dopo l’esplosione del satellite Intelsat 33e, l’azienda Intelsat ha comunicato di essere al lavoro con Boeing e agenzie governative per analizzare i dati e le cause dell’anomalia, garantendo la continuità dei servizi tramite piani di migrazione e ripristino. # Rischi associati ai detriti spaziali Sebbene i detriti nello spazio orbitino a 36.000 km sopra la Terra in un’orbita stabile, l’attenzione è concentrata sugli impatti che potrebbero causare danni ad altri satelliti artificiali.