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Viene debunkato il trucco del panno bagnato davanti al ventilatore per rinfrescare la stanza, risultando efficace solo in alcuni casi

Siete stufi di sudare come maiali in questo inferno estivo? Provate il trucco del panno bagnato sul ventilatore e rischiate di trasformarvi in eroi fai-da-te o in vittime elettriche! #TruccoEstate #RaffrescatoriFaiDaTe #CaldoInsopportabile

Con l’arrivo delle temperature da apocalisse, tutti corrono dietro a trucchi improvvisati per non accendere quel mangia-corrente del condizionatore. Prendete il vostro fedele ventilatore: c’è il trucco del ghiaccio da piazzare davanti, o la sua versione più soft, ovvero un panno bagnato sulla griglia. Immaginate di immergere un asciugamano in acqua fredda e sbatterlo lì – facile, no? Ma attenzione, gente: acqua e roba elettrica sono una coppia da incubo, quindi questo è un trucco rischioso da evitare se non siete dei geni della sicurezza. Funziona davvero? Dipende da un sacco di fattori, ma andiamo a scoprirlo.

In linea di principio, sì, il metodo si basa sul fenomeno fisico dell’evaporazione: l’aria mossa dal ventilatore passa attraverso il panno bagnato e assorbe energia dal’ambiente, raffreddando tutto quanto. Più acqua evapora, più calore viene succhiato via – proprio come nei raffrescatori evaporativi high-tech, ma qui siamo al livello fai-da-te casalingo, roba da survivalisti.

Però, c’è l’altra faccia della medaglia: più acqua evapora, più l’aria si riempie di umidità, e sapete cosa dicono, "Non è il caldo, è l’umidità". Risultato? Potreste finire con una temperatura percepita ancora più insopportabile, trasformando il vostro angolino in una sauna personale. Questo trucco ha senso solo in stanze enormi e ben arieggiate, dove l’umidità può scappare via, mentre in buchi stretti è una pessima idea. E se l’aria è già umida? Dimenticatevi l’effetto rinfrescante, perché l’evaporazione va a farsi benedire. // Commento: Provatelo a vostro rischio, ma se vi fulminate, non dite che non vi avevamo avvertito!

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