La Luna… è possibile metterla in vendita? A quanto pare, sì, e lo stesso vale per altri pianeti. Se avete sempre desiderato possedere un appezzamento extraplanetario, il sito di Lunar Embassy, fondato dal 76enne Dennis Hope, un ex ventriloquo e venditore d’auto del Nevada con una forte passione per lo spazio, è il posto giusto per voi.
Acquistare un appezzamento spaziale
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Chiunque può comprare un pezzo di Luna oppure di Marte, Mercurio, Venere e Plutone, a prezzi piuttosto contenuti, che partono da 34,99 dollari per acro. Secondo Hope, anche due ex presidenti americani, Jimmy Carter e Ronald Reagan, avrebbero acquisito appezzamenti lunari tramite i propri assistenti.
L’idea geniale di Dennis Hope
Il colorato progetto di Hope è nato nel 1980, in un periodo difficile della sua vita, mentre si trovava nel bel mezzo di un divorzio. In un momento di crisi economica e personale, osservando la Luna, ha avuto l’illuminazione di vendere terreni lunari. Nonostante possa sembrare una follia, Hope si è messo subito al lavoro: il giorno successivo è andato in biblioteca per studiare il Trattato sullo spazio extra-atmosferico (1967). In particolare, ha focalizzato l’attenzione sulla seconda clausola:
Nessuna nazione può avere sovranità o controllo su qualunque corpo satellite tramite appropriazione.
Sfruttando questa interpretazione, Hope ha redatto una lettera in cui rivendicava la proprietà della Luna e di altri pianeti, inviandola alle Nazioni Unite. Poiché non ricevette alcuna risposta, interpretò il silenzio come un’assenso e fondò il sito Lunar Embassy, dove mise in vendita appezzamenti lunari a 24 dollari per acro, prezzo aumentato nel tempo a causa dell’inflazione.
Quest’idea singolare ha fruttato a Dennis Hope un ingente guadagno, stimato in almeno 12 milioni di dollari nel corso degli anni. Se qualcuno fosse poi interessato all’intero Plutone, il costo si aggira attorno ai 250.000 dollari.
Curiosamente, la scelta dei lotti da assegnare ai clienti è gestita in modo casuale: Hope chiude gli occhi e assegna un appezzamento a caso. Questo metodo stravagante aggiunge un ulteriore elemento di fascino e curiosità alla sua impresa.
La proprietà nello spazio e le leggi vigenti
Il Trattato del 1967 stabilisce che è impossibile rivendicare la sovranità su corpi celesti come la Luna, ma quanto riguarda le risorse trovate nello spazio è una questione diversa. Secondo una legge americana del 2015, il Commercial Space Launch Competitiveness Act (SPACE), le aziende che raggiungono un corpo celeste possono fare ciò che desiderano con le risorse che raccolgono.
La legge afferma esplicitamente:
Un cittadino statunitense impegnato nel recupero commerciale di una risorsa di asteroidi o di una risorsa spaziale avrà diritto a qualsiasi risorsa di asteroidi o risorsa spaziale ottenuta, incluso possedere, trasportare, utilizzare e vendere la risorsa di asteroidi o la risorsa spaziale ottenute in conformità con la legge applicabile, compresi gli obblighi internazionali degli Stati Uniti.
In questo contesto, chi arriva per primo si appropria della risorsa.
Le sfide legali future
Il progetto di Hope ha suscitato un dibattito interessante: chi è il legittimo proprietario della Luna? Non esiste una risposta chiara a questa domanda. Almeno 18 Stati sostengono che la Luna appartiene a tutti, mentre 110 affermano che non appartiene a nessuno. Hope ha dichiarato a Politico:
È sempre una battaglia cercare di conservare la proprietà di ciò che pensi sia tuo.
È importante considerare che il Trattato sullo spazio risale a un’epoca in cui la visione dello spazio era molto diversa da oggi. All’epoca, spazi come la Luna erano visti come ambienti da esplorare e studiare, mentre ora sono sempre più considerati come opportunità commerciali. È probabile che in futuro si sviluppino nuove regolamentazioni tra Paesi per stabilire aiuti sulla proprietà e sull’uso delle risorse nello spazio.
La questione di come si gestiranno le controversie e chi stabilirà le regole per la proprietà spaziale è ancora irrisolta. Con l’intensificarsi della corsa allo spazio, sarà interessante osservare gli sviluppi e come le leggi attuali si adatteranno a questa nuova realtà.