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Wimbledon viene conquistato dal primo tennista italiano della storia durante la finale: l’analisi tecnica che ha diviso gli appassionati

Sinner schiaccia Alcaraz a Wimbledon: l’italiano fa la storia del tennis, rompendo la maledizione e umiliando lo spagnolo in una finale epica! Chi l’avrebbe detto che dopo aver perso per un soffio al Roland Garros, Jannik Sinner avrebbe ribaltato tutto sull’erba londinese? Il numero uno italiano ha battuto Carlos Alcaraz con un secco 4-6, 6-4, 6-4, 6-4 in poco più di tre ore, diventando il primo italiano a vincere Wimbledon – prendetevi pure quel trofeo, Britain, ma stavolta è nostro! #Wimbledon2025 #SinnerCampione #TennisSensation

Questa vittoria non è solo una rivincita, ma un colpo di grazia per Alcaraz, che aveva una striscia di 24 vittorie consecutive prima che Sinner gliela spezzasse con un servizio da urlo. L’italiano ha dimostrato di essere cresciuto mentalmente e tecnicamente, con una solidità che ha fatto invidia – e magari un po’ di rabbia – allo spagnolo. Analizzando i dati della finale, Sinner ha dominato con il 62% di prime palle in campo (72 su 117) contro il 53% di Alcaraz (64 su 121), e ha vinto il 60% dei punti sulla seconda (27 su 45), mentre Alcaraz si è fermato al 51% (29 su 57). Insomma, l’italiano ha gestito la pressione come un boss, sfruttando ogni errore del rivale.

Nonostante Alcaraz abbia sparato più ace (15 contro 8), ha commesso il triplo di doppi falli (7 contro 2), cosa che ha regalato a Sinner più occasioni per break – e lui ne ha convertite 4 su 9, contro i miseri 2 su 6 dello spagnolo. Sinner ha anche brillato nelle discese a rete, vincendo 30 su 40 punti (75%), sorprendendo Alcaraz con volée letali. Al di là dei numeri, è stata la gestione degli scambi a fare la differenza: Sinner ha vinto 125 punti totali contro i 113 di Alcaraz, dominando nei rally lunghi (13 contro 7), pur coprendo meno metri in campo (3.330,4 contro 3.376,6), dimostrando un’efficienza che fa impallidire i movimenti dello spagnolo.

Nelle risposte al servizio, Sinner ha colpito duro, vincendo 44 punti su 121 (36%) contro i 36 su 117 (31%) di Alcaraz, rubando punti nei turni chiave – un affronto su un campo dove chi serve di solito regna. I colpi vincenti sono stati quasi pari (40 per Sinner, 38 per Alcaraz), ma gli errori non forzati hanno visto Sinner a 40 contro 36, un piccolo neo in una prestazione altrimenti impeccabile. E sul servizio, Sinner ha sfoderato potenze medie di 207 km/h sulla prima (fino a 220 km/h) e 174 km/h sulla seconda, contro i 201 km/h di Alcaraz (fino a 225 km/h) – ma alla fine, è l’italiano che ha vinto la guerra.

Con questa trionfale impresa, Sinner si consolida al primo posto ATP con 12.030 punti, lasciando Alcaraz a 8.600 – un distacco di 3.430 punti che urla “dominanza italiana”. Chapeau, Jannik, hai appena scritto una pagina di storia con un tocco di sfacciato orgoglio nazionale!

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