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Yellowstone: il meccanismo che impedisce al vulcano di eruttare è stato svelato dal nuovo studio, con sorprese inaspettate per gli allarmisti ambientali

ATTENZIONE: Yellowstone potrebbe NON farci fuori domani! Scienziati hanno scoperto il "tappo" che tiene a bada questo mostro dormiente. Uno strato poroso a 3,8 km di profondità agisce da valvola di sfogo per i gas, evitando eruzioni apocalittiche. #Yellowstone #Supervulcano #ScienzaRivelata #Terremoti

Preparatevi, gente: il supervulcano di Yellowstone, quel gigante addormentato nel Wyoming che potrebbe letteralmente far saltare in aria mezza America, ha un segreto che lo tiene "sotto controllo". Un nuovo studio su Nature, firmato da cervelloni delle università di Rice, New Mexico, Utah e Texas, ha rivelato uno strato poroso e parzialmente fuso a 3,8 km di profondità nella zona nordorientale. Questo aggeggio funziona come un tappo super-intelligente: blocca il serbatoio magmatico ma rilascia gas piano piano, evitando che tutto esploda in un casino epico. Insomma, Madre Natura ha il suo modo contorto di giocare con la nostra sopravvivenza, e stavolta sembra che ci stia dando una pausa – ma non contateci per sempre.

Ecco la bomba: i ricercatori hanno mappato questo strato misterioso analizzando le onde sismiche sotto la caldera, shakerate da un bestione di camion da 23.800 kg che ha simulato piccoli terremoti. Roba da film d’azione, dove i geologi giocano a fare gli eroi con vibrazioni sotterranee. Studi passati avevano già fiutato almeno sette serbatoi magmatici pieni zeppi di 400 km³ di magma riolitico, soprattutto a nordest, e sospettavano di un "tappo" in cima, ma nessuno sapeva esattamente dove o come fosse fatto. Ora lo sappiamo, e fa impressione: precisione mai vista prima, gente.

Ma perché dovremmo curarcene? Perché questo strato poroso è come un coperchio difettoso su una pentola a pressione: trattiene il calore e le bolle di gas, ma lascia sfuggire l’aria per non far scoppiare tutto. I modelli computerizzati hanno confermato che è pieno di vuoti, permettendo ai gas di evaporare gradualmente e tenendo bassa la pressione sotto. Risultato? Fenomeni idrotermali pazzi in superficie, tipo geyser e fumarole che sembrano effetti speciali di un disastroso blockbuster. Questo diminuisce di brutto la probabilità di un’eruzione esplosiva – almeno per ora. Non fraintendete: Yellowstone è ancora un vulcano attivo, con l’ultima eruzione effusiva 3300 anni fa, e una grossa botta potrebbe arrivare tra centinaia di migliaia di anni. Ma hey, almeno per il weekend siamo salvi, no? 😏

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