L’innovazione delle nanoparticelle nell’ottimizzazione delle celle solari
Le celle solari rappresentano un ambito di ricerca di grande interesse, grazie alle prospettive e alle potenzialità che offrono. Conosciute anche come pannelli fotovoltaici, sono composte da materiali semiconduttori come il silicio, dopato in forma mono o policristallina. Il tradizionale supporto in vetro, sebbene economico, presenta fragilità e mancanza di flessibilità. Recentemente, si è cercato di sostituire il vetro con materiali speciali o plastiche, ma i risultati ottenuti non hanno raggiunto gli standard desiderati.
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L’utilizzo delle nanoparticelle per migliorare le prestazioni delle celle solari
Per affrontare queste sfide, diversi studi condotti dall’Istituto di Scienze Fotoniche di Barcellona, con la partecipazione della ricercatrice italiana Silvia Colodrero, si sono concentrati sull’impiego di nanoparticelle di varie dimensioni come SiO2, Al2O3, TiO2 e ZnO. L’obiettivo è stato quello di ridurre l’adesività per consentire la rimozione del dispositivo dal substrato senza danneggiarlo. Per superare l’irregolarità di superficie causata da nanoparticelle di dimensioni maggiori, è stato adottato un approccio combinato utilizzando sia nanoparticelle di Al2O3 più grandi per diminuire l’adesione, che nanoparticelle più piccole di ZnO per una superficie più regolare.
Struttura e materiali innovativi per le celle solari ottimizzate
Nella nuova configurazione, un elettrodo di argento flessibile è posizionato tra due strati di ossido di zinco, su cui sono stratificati materiali come PTB7 per il trasporto degli elettroni, PC71BM come materiale attivo e ossido di molibdeno MoOx per il blocco del flusso di elettroni. Questa soluzione ha portato a una maggiore efficienza e durata delle celle solari, dimostrando il potenziale delle nanoparticelle nell’ottimizzazione dei dispositivi fotovoltaici.
Attraverso questa ricerca, si è aperta la strada a pannelli solari più flessibili e efficienti, grazie alla combinazione di nanoparticelle e materiali innovativi. Questo progresso rappresenta un passo significativo nel campo delle tecnologie solari, offrendo nuove opportunità per l’industria e la ricerca nel settore dell’energia fotovoltaica.