La scoperta sorprendente dell’interazione del neon con i materiali porosi MOF
Il neon, gas nobile inerte, è noto per la sua luminosità caratteristica ed è utilizzato in varie applicazioni, dalle lampade al neon ai laser ad eccimeri. Recentemente, i ricercatori del Cambridge Crystallographic Data Centre e dell’Argonne National Laboratory hanno fatto una scoperta straordinaria catturando il neon all’interno di una struttura cristallina porosa, aprendo così nuove prospettive per un processo economico e a basso impatto ambientale nella produzione di neon.
L’interazione del neon con i metalli di transizione all’interno dei MOF (Metal-Organic Frameworks), materiali porosi costituiti da ioni metallici o cluster metallici coordinati con leganti bi o polidentati, rappresenta una scoperta rivoluzionaria e potenzialmente innovativa. Questa interazione, osservata per la prima volta, potrebbe aprire la strada a nuovi approcci per catturare altri gas nobili, come ad esempio l’elio.
I risultati mostrano che il neon è stato catturato da due MOF, noti come MOF-PCN-200 e NiMOF-74, che presentano rispettivamente rame e nichel come metalli di transizione e come linker l’acido 2,5-diidrossi-1,4-benzendicarbossilico. La diffrazione dei raggi X ha evidenziato che le interazioni del neon con questi MOF differiscono, con deboli interazioni di van der Waals nel MOF-PCN-200 e distanze di interazione minori nel NiMOF-74.
La scoperta di questa interazione senza precedenti tra il neon e i MOF potrebbe aprire nuove direzioni nella cattura di gas nobili, offrendo opportunità di ricerca e sviluppo per applicazioni innovative in svariati settori. Ulteriori studi sono previsti per esplorare appieno le potenzialità e le applicazioni di questa straordinaria scoperta.