L’Organizzazione Mondiale della Sanità segnala la presenza di sciroppi per la tosse contaminati nel mercato, a rischio soprattutto per i bambini. I prodotti coinvolti sono Ambronol e Dok-1 Max, fabbricati dall’azienda indiana Marion Biotech di Noida e impiegati per la tosse, il raffreddore e l’influenza.
L’allerta è scattata in seguito all’analisi di campioni riscontrati in Uzbekistan. I test effettuati dai laboratori nazionali di controllo della qualità hanno rivelato la presenza di quantità non accettabili di glicole dietilenico e/o glicole etilenico, sostanze tossiche per l’uomo.
Come specificato dall’OMS, essendo prodotti che potrebbero essere autorizzati in altri paesi, non si può escludere la loro presenza anche in altre aree geografiche.
Le caratteristiche e gli effetti delle sostanze ritrovate nei sciroppi vengono poi dettagliati.
Il glicole dietilenico è descritto come un liquido incolore, igroscopico e utilizzato nella produzione di poliesteri, poliuretani e plastificanti. Anche se meno tossico del glicole etilenico, l’ingestione di glicole dietilenico può provocare gravi conseguenze come dolore addominale, vomito, diarrea, mal di testa e danni renali.
D’altro canto, il glicole etilenico è un liquido organico tossico, viscoso e con sapore dolce. È utilizzato per la produzione di fibre di poliestere, refrigeranti e antigelo. La sua tossicità è paragonabile a quella del metanolo e può avere conseguenze gravi sul sistema nervoso centrale, con possibili danni al fegato, ai reni e al cuore.
Questi avvenimenti si sommano a precedenti segnalazioni di sciroppi contaminati provenienti dall’India, evidenziando un problema di carattere internazionale e ribadendo l’importanza della vigilanza e del controllo di tali prodotti a livello globale.