Ossidi delle terre rare: un nuovo approccio per ottenere superfici idrorepellenti
Secondo un recente studio condotto dal MIT, gli ossidi delle terre rare rappresentano un promettente materiale per la creazione di superfici idrorepellenti. Queste superfici, caratterizzate dalla respingenza dell’acqua e dalla resistenza alle condizioni estreme, mostrano un potenziale d’applicazione in diversi settori, tra cui l’energia dei trasporti, le costruzioni e la medicina.
La condensazione dell’acqua riveste un ruolo cruciale in numerosi processi industriali e trova impiego in impianti elettrici e di desalinizzazione. Tuttavia, i materiali idrofobi tradizionali presentano limitazioni legate alla loro durabilità, in quanto spesso costituiti da rivestimenti polimerici soggetti a deterioramento e degradazione termica.
In un’ottica innovativa, i ricercatori del MIT hanno sviluppato una nuova classe di ceramiche idrofobiche, in grado di superare tali problematiche. Questi materiali ceramici, basati sugli ossidi delle terre rare, si caratterizzano per la loro elevata idrofobicità e la resistenza alle temperature estreme e alle condizioni difficili.
La serie dei lantanidi, composta da 15 elementi, ha attirato l’attenzione dei ricercatori per le loro proprietà uniche. Gli orbitali 4f parzialmente o completamente riempiti conferiscono idrofobicità ai materiali. Sulla base di tali presupposti, il team del MIT ha condotto uno studio approfondito sugli ossidi delle terre rare, rilevandone proprietà idrofobiche intrinseche precedentemente non documentate.
Le informazioni emerse dalla ricerca includono dettagli sulla morfologia, struttura cristallografica, struttura granulare, temperatura di sinterizzazione e densità degli ossidi, fornendo spunti per possibili applicazioni. Nonostante la loro denominazione, i metalli delle terre rare non sono estremamente rari, ma la loro estrazione presenta sfide economiche e ambientali, con la Cina che attualmente detiene la maggiore quota di mercato.
Le ceramiche a base di ossidi, grazie alle loro proprietà idrofobiche intrinseche, sono idonee come rivestimenti per diversi substrati e mantengono la caratteristica idrofobica anche quando danneggiate. Inoltre, mantengono le proprietà idrofobiche anche ad alte temperature e possono essere integrate in impianti esistenti. L’implicazione di tali materiali in applicazioni come turbine a vapore e motori aerei è promettente per il futuro della tecnologia.
Questo studio si discosta dai precedenti approcci, puntando non solo sulla resistenza dei materiali, ma anche sulle proprietà intrinseche della materia, aprendo la strada a nuove prospettive nel campo dei materiali idrorepellenti.