Rischi associati al colorante rosso allura: cos’è e perché è pericoloso
Secondo uno studio condotto dai ricercatori del Farncombe Family Digestive Health Research Institute presso la McMaster University in Canada e pubblicato su Nature Medicine, l’uso del colorante alimentare rosso allura (noto anche come E129) comporta dei rischi per la salute dell’uomo.
Questo colorante, utilizzato in una vasta gamma di prodotti alimentari come dolci, latticini, biscotti, gelatine, condimenti, bevande, dessert, preparati per torte e farciture al gusto di frutta, è stato oggetto di preoccupazioni relative alla sua sicurezza. Anche se è impiegato anche in cosmetici e farmaci, in alcuni paesi europei non è più consentito nei prodotti alimentari destinati ai bambini e nei cibi biologici.
Potenziali rischi e studi correlati
Gli studi condotti dal Center for Science in the Public Interest hanno evidenziato che l’esposizione al rosso allura tramite il consumo di prodotti alimentari può causare reazioni allergiche in alcune persone, sollevando così preoccupazioni sulla sua sicurezza. Inoltre, esperimenti condotti su topi hanno presentato risultati preoccupanti, che hanno portato a richieste di divieto da parte della FDA, sebbene ulteriori ricerche siano state ritenute necessarie.
Altri studi hanno sollevato la preoccupazione che i coloranti azoici, come il rosso allura, possono causare iperattività nei bambini se associati al benzoato di sodio. Quest’ultimo è un conservante conosciuto per le sue proprietà antimicrobiche, ampiamente utilizzato in cosmetici e farmaci.
Proprietà e scoperta
Il rosso allura è un colorante azoico, una polvere rossastra scura sensibile alla luce e solubile in acqua ed etanolo, con una stabilità al pH compreso tra 3 e 8 e al calore.
La scoperta principale dello studio è stata che l’esposizione a lungo termine o durante l’età perinatale al rosso allura, a dosi corrispondenti a quelle presenti negli alimenti, aumenta significativamente il rischio di sviluppare la sindrome del colon irritabile, oltre a poter generare patologie infiammatorie intestinali di tipo autoimmune come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa.
In conclusione, i risultati di questa ricerca sollevano seri dubbi sulla sicurezza del rosso allura e sottolineano la necessità di valutare attentamente l’uso di questo colorante nei prodotti alimentari e nelle altre applicazioni in cui è impiegato.