La recente scoperta del suono registrato di un diavolo di polvere su Marte
Il 13 dicembre, la Purdue University dello Stato dell’Indiana ha condiviso una notizia entusiasmante: è stato catturato il suono di un diavolo di polvere su Marte. Questo importante ritrovamento aiuta gli scienziati a comprendere meglio l’atmosfera e il clima del pianeta rosso.
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Cos’è un diavolo di polvere e dove si verifica
Il fenomeno del diavolo di polvere, comune in territori desertici, è dovuto a correnti convettive. Queste correnti, conosciute anche come nubi a sviluppo verticale, si formano quando una massa d’aria più calda si solleva verso l’alto rispetto a quella circostante. Questo genera vortici di polvere che si verificano quando l’aria calda inizia a salire e ruotare, creando una depressione al centro del vortice e venti di rotazione.
I diavoli di sabbia sono comuni in luoghi come il deserto del Sahara, gli altipiani desertici dell’Iran, il deserto del Gobi e le vallate più secche del Tibet, così come nelle zone desertiche degli Stati Uniti come l’Arizona, il Nevada e il Texas. In particolare, nel cratere Jezero di Marte, dove avviene frequentemente questo fenomeno.
La scoperta e la tecnologia impiegata
L’evento che ha permesso di catturare il suono di un diavolo di polvere su Marte è stato reso possibile grazie alla SuperCam di Perseverance, un dispositivo avanzato di telerilevamento equipaggiato con spettrometri, telecamere e microfono. Questo strumento ha registrato un vortice sabbioso che si muoveva attraverso il cratere Jezero il 27 settembre 2021.
Un team di ricerca guidato dall’Università di Tolosa ha elaborato i dati, rivelando che il diavolo di polvere raggiungeva un’altezza di 118 metri, una larghezza di 25 metri e viaggiava a circa 5 m/s. Sebbene la velocità fosse simile a quella terrestre, l’aria più rarefatta su Marte implicava una pressione significativamente inferiore rispetto alla Terra.
Implicazioni future della scoperta
Questa scoperta apre nuove prospettive per lo studio dei cambiamenti sulla superficie di Marte e per l’individuazione di eventuali segni di vita passata o presente sul pianeta. Comprendere le dinamiche atmosferiche di Marte potrebbe fornire preziose informazioni su come potrebbe essere stato l’ambiente del pianeta in passato, quando si ipotizza potesse essere simile alla Terra. Inoltre, la missione si propone di gettare le basi per una futura presenza umana su Marte.