Triste destino dell’esopianeta Kepler-1658 b

Il Triste Destino dell’Esopianeta Kepler-1658 b

Recentemente, il centro di astrofisica di Harvard-Smithsonian ha comunicato una scoperta rilevante sul triste destino dell’esopianeta Kepler-1658 b. La ricerca, pubblicata sulla rivista The Astrophysical Journal Letters, offre nuove informazioni sul processo del decadimento orbitale planetario, che porta alla diminuzione della distanza tra due corpi orbitanti man mano che sono descritte le orbite.

Kepler-1658 b è un esopianeta gigante gassoso che orbita attorno a una stella di tipo F chiamata Kepler 1658. Una stella di tipo F è una stella bianca con una temperatura compresa tra 5450 e 6800 °C. L’astrofisica Ashley Chontos e il suo team hanno scoperto questo esopianeta nel febbraio 2019. Esso ha una massa di 5.88 Mj (massa gioviana) e impiega 3.85 giorni per completare un’orbita intorno alla stella, distante 0.0544 UA, con una temperatura di 5930 °C.

Gli astronomi prevedono un triste destino per l’esopianeta Kepler-1658 b poiché sta gradualmente avvicinandosi alla sua stella ospite, prefigurando una collisione fatale.

La missione della NASA, nel programma Explorer, si propone di condurre indagini scientifiche di livello mondiale dallo spazio, utilizzando approcci innovativi. Tra i dispositivi utilizzati vi è il telescopio spaziale Kepler, lanciato nel 2009 per scoprire esopianeti, e il Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS), il cui obiettivo è la ricerca di pianeti extrasolari utilizzando il metodo fotometrico del transito.

Dopo anni di analisi, è stato scoperto che il periodo orbitale di Kepler sta diminuendo di circa 131 millisecondi all’anno. Gli astronomi hanno osservato che l’esopianeta sta orbitando sempre più vicino alla sua stella evoluta, fino a quando avverrà l’inevitabile collisione e l’annientamento dell’intero sistema. Il triste destino dell’esopianeta Kepler-1658 b è una prospettiva che si ritiene riguarderà molti mondi, inclusa la Terra, tra miliardi di anni.

I ricercatori attribuiscono questo fenomeno alle maree, un processo che consiste nel periodico alzarsi e abbassarsi del livello dei mari e degli oceani dovuto all’attrazione gravitazionale tra due corpi orbitanti, come tra la Terra e la Luna, o tra Kepler-1658 b e la sua stella. La gravità dei corpi distorce le reciproche forme con conseguente rilascio di energia. Questa scoperta apre la strada all’elaborazione di nuovi modelli della fisica delle maree.

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