L’Idea di Zoeya Khan
A soli otto anni, Zoeya Khan ha creato un dispositivo innovativo per migliorare la vita scolastica dei suoi compagni neurodivergenti. Rispettando il concorso Primary Engineer MacRobert Medal, ha progettato un braccialetto luminoso che consente a bambini con autismo, ADHD e dislessia di comunicare in modo semplice e immediato.
Indice Articolo
Il Funzionamento del Braccialetto
Il braccialetto serve come strumento di comunicazione alternativa, permettendo ai bambini di esprimere le proprie emozioni senza l’uso delle parole. L’idea è nata dall’osservazione delle difficoltà di alcuni compagni nel comunicare in classe, spingendo Zoeya a ideare una soluzione pratica e intuitiva.
Impatto sulla Vita Scolastica
Grazie a questa invenzione, molti bambini possono ora interagire e partecipare attivamente alle lezioni, riducendo l’ansia e migliorando l’esperienza scolastica complessiva. Zoeya Khan dimostra così che anche i più giovani possono avere un impatto significativo attraverso la creatività e l’innovazione.
A soli 8 anni Zoeya Khan ha creato un braccialetto che aiuta i bambini neurodivergenti a comunicare
Zoeya Khan a 8 anni ha migliorato la vita scolastica di tanti suoi coetanei divergenti con un braccialetto che permette loro di comunicare in modo semplice e immediato
@PrimaryEngineer/YouTube
A soli otto anni, Zoeya Khan ha dimostrato che l’innovazione non ha età. Mentre molti bambini della sua età trascorrono il tempo tra giochi e fantasia, lei ha ideato un dispositivo in grado di migliorare la vita scolastica di tanti suoi compagni neurodivergenti.
La sua invenzione, un braccialetto luminoso, permette ai bambini con autismo, ADHD e dislessia di comunicare in modo semplice e immediato, senza dover ricorrere alle parole. L’idea è nata quando Zoeya ha partecipato al concorso Primary Engineer MacRobert Medal, rivolto ai giovani studenti del Regno Unito. La sfida era chiara: “Se tu fossi un ingegnere, cosa inventeresti?”.
Osservando le difficoltà di alcuni suoi compagni nell’esprimere le proprie emozioni in classe, la bambina ha pensato a un sistema pratico e intuitivo per aiutarli. Così ha immaginato…