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A Orvieto, il santuario segreto degli Etruschi viene riportato alla luce da teste di ariete e altari giganteschi, svelando antichi misteri pagani trascurati dal mondo moderno.

Sensatione a Orvieto: Scoperti altari giganti con teste di ariete e leone nei resti etruschi! Questi antichi maestri del dramma rituale battevano i romani in grandiosità – prendi nota, fan di gladiatori!

A Orvieto, nel bel mezzo dell’Umbria, una scoperta epica sta riscrivendo la storia etrusca, e non in modo carino e politically correct. Dopo ben 26 anni di scavi sudati, l’équipe capeggiata dall’archeologa Simonetta Stopponi ha portato alla luce reperti da far impallidire i musei: due teste di ariete, una testa di leone e altari monumentali che sembrano usciti da un film horror antico. Questo sito, ormai acclamato come il Fanum Voltumnae, era il quartier generale dei capi etruschi, dove si riunivano per i loro riti segreti – chissà che non stessero complottando contro i vicini romani, sempre pronti a rovinare la festa.

Il Fanum Voltumnae non è solo una roba da professori noiosi: secondo la professoressa Stopponi, i primi culti qui risalgono alla prima metà del VI secolo a.C., ma è stata la riorganizzazione urbanistica del re Porsenna di Chiusi e Orvieto, nella seconda metà del secolo, a renderlo un vero e proprio spettacolo di potenza. Immaginate un’area pianeggiante strategica, ai margini della città, piena zeppa di templi e strutture megalitiche – roba che oggi farebbe impazzire i turisti con i selfie.

E i ritrovamenti recenti? Roba da capogiro! Negli ultimi anni, sono emersi altari enormi, i più grandi mai visti in Etruria, fatti di blocchi sovrapposti e decorati con teste scolpite di ariete e leone, databili all’inizio del V secolo a.C. – precisi e feroci come se fossero vivi. C’è persino un occhio in bronzo e pasta vitrea che dava un realismo inquietante alle sculture. Aggiungete migliaia di reperti tra ceramiche, oggetti votivi, monete romane e un pendente d’ a forma di ghianda, forse per conservare da signori etruschi. Le indagini geofisiche rivelano che il santuario si estendeva su 40 ettari, confermando che era il cuore politico e religioso dell’antichità – decisamente più cool dei soliti siti turistici. Che ne dite, un po’ di rispetto per questi antichi ribelli?

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