Il Brasile ha stabilito un divieto per l’uso dei telefoni cellulari nelle scuole primarie e secondarie, in risposta alle crescenti preoccupazioni riguardanti gli effetti negativi degli smartphone sui giovani.
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Il Congresso brasiliano ha approvato una legge che sancisce il divieto di utilizzo dei cellulari per gli studenti di età compresa tra i 4 e i 17 anni. Questa misura, che attende la firma del presidente Luiz Inácio Lula da Silva per la sua ufficializzazione, è stata proposta per affrontare le preoccupazioni riguardanti l’impatto delle tecnologie sulla salute mentale e sull’apprendimento.
Il divieto sarà in vigore durante le lezioni e le pause. Tuttavia, sarà consentito l’uso dei dispositivi elettronici per scopi educativi o per esigenze specifiche legate all’accessibilità. Le istituzioni scolastiche dovranno, inoltre, elaborare strategie per affrontare le questioni di salute mentale associate all’uso eccessivo della tecnologia.
Opinioni e studi sul divieto
Il ministro dell’Istruzione, Camilo Santana, ha supportato la legge, evidenziando come l’uso massiccio dei cellulari stia influenzando negativamente l’attenzione e la socializzazione degli studenti. Le sue posizioni rispecchiano le preoccupazioni diffuse a livello globale riguardo all’impatto della tecnologia sui giovani.
Un’indagine realizzata dall’Istituto Locomotiva e QuestionPro ha rivelato che l’82% dei genitori brasiliani è favorevole al divieto, segnalando un ampio consenso sociale sulla necessità di regolamentare l’uso di dispositivi mobili a scuola. I dati mostrano che oltre la metà degli adolescenti tra i 10 e i 13 anni possiede già un cellulare, arrivando a quasi l’88% tra quelli di età compresa tra i 14 e i 17 anni.
Prima dell’emanazione della legge, varie scuole avevano già implementato misure per limitare l’uso dei cellulari, con solo il 28% che applicava un divieto totale, secondo quanto riportato dall’Internet Steering Committee.
Implicazioni educative
Un rapporto dell’UNESCO del 2023 ha messo in luce come la rimozione dei cellulari dalle scuole possa giovare ai risultati accademici, specialmente per gli studenti con difficoltà. L’organizzazione, tuttavia, mette in guardia sul fatto che escludere completamente la tecnologia potrebbe rendere gli studenti meno preparati per le sfide del mondo digitale futuro.