Scoperta da capogiro: una mandibola di mastodonte spunta dal giardino di due newyorkesi, ribaltando la storia preistorica! Immaginate: mentre sistemano il prato, trovano denti giganti che farebbero impallidire un dentista. Potrebbe cambiare tutto su climate change e estinzioni. #MastodonteMania #FossiliVirali #NewYorkScoperte
In un colpo di fortuna che sembra uscito da un film di Spielberg ma con un tocco di ironia cosmica, una coppia di Scotchtown, New York, ha trasformato il loro noioso giardinaggio in una caccia al tesoro preistorica. Pensavate che scavare nel terreno portasse solo vermi e sassi? Beh, questi due si sono imbattuti in un oggetto che sembrava una palla da baseball, ma era in realtà un dente fossile di mastodonte, liscio e imponente come qualcosa che un erbivoro gigante dell’era glaciale potrebbe sfoggiare. Non esattamente il souvenir che ti aspetti dal tuo cortile posteriore!
L’archeologo Cory Harris del SUNY Orange, che di solito si bea di "strani sassi" portati da cittadini curiosi, è stato colto alla sprovvista quando ha aperto quella scatola e trovato una mandibola intatta di un mastodonte adulto – un bestione cugino del mammut, estinto da circa 10.000 anni. Subito, Harris ha chiamato Robert Feranec del New York State Museum, e insieme hanno organizzato uno scavo improvvisato nel giardino, tirando fuori non solo i denti iniziali, ma anche pezzi di costola e un osso del piede. I ricercatori stimano che questi reperti abbiano almeno 13.000 anni, e presto andranno in California per una datazione al radiocarbonio. Come ha detto Feranec, ogni fossile è un pezzo del puzzle dell’era glaciale, anche se fa sembrare i nostri attuali problemi ambientali una passeggiata nel parco.
Orange County non è nuova a queste sorprese – è praticamente una miniera d’oro per fossili, con oltre 150 mastodonti documentati nello Stato, e un terzo proprio da quelle parti. Migliaia di anni fa, le torbiere e le foreste lì erano un paradiso mortale per questi giganti, che finivano intrappolati mentre si ingozzavano di pino e abete, secondo il paleontologo Dan Fisher. Ma andiamo, chi avrebbe pensato che un po’ di fango umido potesse preservare così tanto drama preistorico?
Ora, il New York State Museum si occuperà di tutto: conservazione, analisi e una mostra pubblica nel 2025, perché chi non ama un po’ di scienza accessibile per famiglie? Harris è già impaziente di scavare di più, ma deve aspettare il via libera dai proprietari – un promemoria che, in America, anche i fossili devono rispettare le proprietà private. I due fortunati scopritori? Sono elettrizzati e orgogliosi, sperando che la loro avventura ispiri tutti a guardare sotto i piedi: chissà, magari il vostro prato nasconde segreti che farebbero arrossire un dinosauro!