Un pianeta invisibile potrebbe spiegare i misteriosi moti di alcuni oggetti oltre Nettuno, aprendo nuovi scenari sull’evoluzione del Sistema Solare
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Da anni gli scienziati si interrogano sull’esistenza di un possibile nono pianeta nascosto nel nostro Sistema Solare. Soprannominato “Pianeta Nove”, questo corpo celeste ha attirato l’attenzione della comunità scientifica per la sua capacità di spiegare i moti anomali di alcuni oggetti situati nelle remote regioni oltre Nettuno. Se confermata, la presenza di Pianeta Nove rappresenterebbe una vera rivoluzione nella comprensione dell’evoluzione del Sistema Solare.
Un pianeta invisibile che potrebbe spiegare l’evoluzione del Sistema Solare
L’ipotesi di Pianeta Nove si basa principalmente sul comportamento gravitazionale anomalo degli Oggetti Trans-Nettuniani Estremi (ETNOs). Questi corpi celesti, situati a grandi distanze dal Sole, mostrano traiettorie altamente eccentriche, che sembrano essere influenzate dalla presenza di un pianeta massiccio e ancora non rilevato.
I ricercatori hanno utilizzato i dati raccolti dal telescopio Pan-STARRS per escludere circa l’80% delle posizioni precedentemente ipotizzate per il Pianeta Nove, restringendo così significativamente l’area di ricerca.
Secondo uno degli autori di uno studio in merito, “le prove a favore dell’esistenza del Pianeta Nove sono troppe per essere ignorate”. Le simulazioni suggeriscono che, se esiste, potrebbe essere il quinto oggetto più grande del Sistema Solare, con una massa compresa tra quella della Terra e quella di Urano.
Un meteorite potrebbe svelare la posizione del Pianeta Nove
Un elemento di ricerca particolarmente interessante riguarda l’analisi del meteorite CNEOS14, caduto nell’Oceano Pacifico nel 2014. Inizialmente classificato come un oggetto interstellare, successive analisi hanno individuato anomalie statistiche nella sua traiettoria.
Gli studiosi hanno rilevato una correlazione significativa tra la fonte del meteorite e la posizione prevista per il Pianeta Nove. Questi risultati supportano l’ipotesi del “messaggero”, secondo cui l’effetto gravitazionale del Pianeta Nove avrebbe deviato il meteorite verso la Terra.
Le simulazioni indicano che Pianeta Nove potrebbe trovarsi a oltre 500 unità astronomiche (AU) dal Sole, una distanza che lo renderebbe estremamente debole e difficile da osservare con i telescopi attualmente disponibili. Secondo le teorie, potrebbe trattarsi di una “Super-Terra” (un pianeta roccioso più grande della Terra) o di un “Sub-Nettuno” (un gigante gassoso più piccolo di Nettuno). Entrambe le ipotesi lo renderebbero unico nel contesto dei pianeti conosciuti.
Sfide e controversie sulla ricerca del Pianeta Nove
Nonostante i progressi tecnologici, l’identificazione del Pianeta Nove resta un’impresa complessa. La sua luminosità intrinsecamente bassa e l’immensità dello spazio ne rendono l’individuazione particolarmente difficile. Progetti di osservazione come quello del Vera Rubin Observatory sono attualmente in corso per tentare di rilevare questo sfuggente pianeta.
La comunità scientifica, tuttavia, non è unanime sull’esistenza del Pianeta Nove. Alcuni ritengono che le orbite peculiari degli ETNO possano essere spiegate da bias osservativi piuttosto che dall’influenza gravitazionale di un pianeta nascosto. Altri ipotizzano teorie alternative per spiegare i fenomeni osservati.
La traiettoria di CNEOS14 potrebbe offrire nuove opportunità di ricerca: studiando il suo percorso a ritroso, i ricercatori sperano di individuare con maggiore precisione la posizione del Pianeta Nove, ipotizzando che possa trovarsi nelle vicinanze delle costellazioni di Ariete, Toro e Cetus.
Osservatori come il Javalambre Observatory stanno attualmente analizzando queste aree per individuare tracce di questo misterioso corpo celeste. La ricerca del Pianeta Nove non è solo un’indagine astronomica, ma anche un viaggio di conoscenza, che riflette l’inesauribile curiosità umana verso l’universo.
Fonte: NASA