Gli esseri umani di 18 mila anni fa mangiavano cadaveri di defunti: un gruppo di ricerca guidato dall’Università di Göttingen (Germania) ha trovato prove di cannibalismo tra i resti umani ritrovati nella grotta di Maszycka in Polonia.
©Scientific Reports
Il cannibalismo era una pratica comune 18 mila anni fa: secondo una ricerca guidata dall’Università di Göttingen (Germania), gli esseri umani del Magdaleniano, ultima società del Paleolitico superiore europeo, consumavano i loro simili defunti. Le prove sono state raccolte tra i resti umani ritrovati nella grotta di Maszycka in Polonia.
Lo studio è stato condotto in particolare sui rituali di sepoltura delle società della tarda era glaciale nell’Europa centrale e ha trovato segni di resti umani manipolati nella grotta polacca, importante sito di scavi per il tardo Paleolitico superiore, che indicano una dissezione sistematica del defunto e cannibalismo.
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Nella medesima grotta, più di 100 anni fa, i ricercatori avevano scoperto ossa umane tra utensili in pietra e osso insieme ai resti di animali cacciati durante l’era glaciale. Queste scoperte erano state associate a una società della tarda era glaciale in Francia, nota come Magdaleniana, che esisteva tra 20.000 e 14.500 anni fa.
Successivamente, gli scavi degli anni ‘60 hanno portato al ritrovamento di un numero maggiore di resti umani, portando a un totale di 63 ossa di dieci individui risalenti a 18.000 anni disponibili per le analisi, una delle più importanti collezioni di resti umani del tardo Paleolitico superiore.
Tramite sofisticate tecniche moderne, il team ha identificato 36 frammenti ossei con segni di sezionamento subito dopo la morte, in particolare segni di taglio sui frammenti del cranio, che indicano come gli attacchi muscolari e il cuoio capelluto fossero stati rimossi prima di frantumare le ossa lunghe per raggiungere il midollo osseo.
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La posizione e la frequenza dei segni di taglio, così come la frantumazione mirata delle ossa, non lasciano dubbi sul fatto che la loro intenzione fosse quella di estrarre componenti nutritive dai morti.
Sulle modalità e sui motivi dietro la pratica del cannibalismo in questa era preistorica vi sono diverse ipotesi. L’ampia gamma di prove artistiche indica condizioni di vita favorevoli durante questo periodo. Sembra quindi improbabile che il cannibalismo fosse praticato per necessità, suggerendo che potrebbe esserci stata una componente di violenza. Dalla fine dell’ultima era glaciale si registrò una crescita della popolazione, il che potrebbe aver portato a conflitti per risorse e territori. Prove di episodi isolati di cannibalismo in relazione a conflitti violenti sono state documentate.
Inoltre, sono stati trovati resti umani mescolati a detriti di insediamenti nella grotta di Maszycka, il che indica che i morti non venivano trattati con rispetto.
Questi risultati rappresentano un passo avanti importante nella comprensione dello sviluppo culturale e delle dinamiche di gruppo nella società della tarda era glaciale. Il lavoro è stato pubblicato su Scientific Reports.