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Gli studiosi segnalano il massimo picco di attività solare dal 2001, con possibilità di aurore boreali in Europa.

Con l’attività magnetica del Sole ai massimi storici, le illuminano cieli insolitamente meridionali, offrendo uno spettacolo unico.

©NASA

Gli eventi delle aurore boreali, un tempo considerati rari, sembrano destinati a verificarsi sempre più frequentemente anche a latitudini più meridionali. Infatti, gli scienziati hanno recentemente confermato che ad agosto il Sole ha raggiunto il livello di attività più elevato degli ultimi 23 anni.

Massima attività solare

Secondo il Solar Influences Data Analysis Center dell’Osservatorio Reale del Belgio, il numero medio di macchie solari ad agosto ha toccato la cifra di 215,5, il valore più alto dal periodo tra settembre e dicembre 2001, come riportato da SpaceWeather.com. In confronto, il totale di luglio era di 196,5. Inoltre, lo scorso mese, il NOAA’s Space Weather Prediction Center ha rilasciato una dichiarazione preliminare indicando che l’attività ha raggiunto il massimo dal marzo 2001.

Le macchie solari rappresentano disturbi magnetici sulla superficie del Sole, alcune delle quali possono essere grandi quanto la Terra. La quantità di macchie solari osservate ogni giorno fornisce informazioni sul livello di attività magnetica del Sole. Questi dati, raccolti dal 1610, hanno aiutato gli astronomi a comprendere i cicli di attività solare, che variano in un periodo di circa 11 anni. Attualmente, il Sole si sta avvicinando al di questo ciclo, noto come “massimo solare”.

Prospettive future

Il Ciclo Solare 25 si dimostra più attivo rispetto al Ciclo Solare 24, che ha avuto luogo tra il 2009 e il 2019. Inoltre, si avvicina all’intensità del Ciclo Solare 23, svolto dal 1996 al 2008.

Recentemente, il 10 maggio 2024, una tempesta geomagnetica ha prodotto aurore visibili in tutto il , classificata come G5, l’intensità più alta. Un evento simile non si era verificato dal 31 ottobre 2000. Tuttavia, raggiungere il “massimo solare” è un’affermazione che richiede cautela, poiché può essere confermata solo anni dopo, quando si osserva una diminuzione definitiva dell’attività solare. Inizialmente, il NOAA’s Space Weather Prediction Center aveva previsto un picco di 115 macchie solari, ma le stime attuali suggeriscono che il massimo solare si verificherà a luglio 2025.

Le macchie solari rivestono un’importanza particolare per gli appassionati delle aurore, poiché sono la sorgente di brillamenti solari, potenti esplosioni di radiazione. Questi brillamenti, seguiti da espulsioni di massa coronale, energizzano il vento solare creando tempeste geomagnetiche sulla Terra, le quali possono generare aurore sia nell’emisfero settentrionale che in quello meridionale.

Quando le particelle cariche interagiscono con il campo magnetico terrestre, possono dare vita a spettacolari luci verdi e rosse conosciute come aurore. Questi fenomeni sono abitualmente visibili nelle regioni vicino al Circolo Polare Artico, attorno ai 65 gradi nord, in luoghi come l’Alaska, il Canada settentrionale e la Scandinavia settentrionale. Tuttavia, durante periodi di intense tempeste geomagnetiche, le aurore possono apparire a latitudini più basse, sino a 40 gradi nord o anche più a sud. Perciò, questo fenomeno sta accadendo con crescente frequenza, e le prospettive indicano che potrebbe continuare per almeno un altro anno, se non due.

Fonte: NextMe

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