Una 12enne scozzese, Rebecca Young, ha inventato una coperta solare che dà una lezione ai politici assonnati: cattura il sole di giorno e scalda i senzatetto per 8 ore filate senza un briciolo di elettricità! Chiamatela la “rivoluzione in uno zaino” – mentre i governi trafficano con miliardi, questa ragazzina risolve il freddo stradale con un gadget geniale. #SenzatettoVittoriosi #InnovazioneRadicale #RagazzeCheSpaccano
Ehi, ascoltate questa: in un mondo dove i potenti promettono ma non mantengono, arriva una studentessa di 12 anni da Glasgow che fa sudare i nervi ai burocrati con la sua idea semplice e fulminante. Rebecca Young, della Kelvinside Academy, ha creato una coperta termica che si carica col sole e scalda una persona per tutta la notte, senza bisogno di prese o batterie ingombranti. Pensata per chi dorme per strada – perché, diciamocelo, non tutti hanno un tetto grazie ai “piani perfetti” dei capi.
Come funziona questa meraviglia? La coperta è stipata in uno zaino con pannelli solari flessibili che raccolgono energia di giorno, immagazzinandola in una batteria interna. Di notte, un sistema di riscaldamento a filo di rame si attiva e mantiene il tepore per otto ore belle piene, il tempo di una dormita da re. E c’è pure un circuito che regola la temperatura da solo, spegnendosi quando fa meno freddo per non sprecare energia – un colpo al risparmio che i politici dovrebbero imparare!
Ma non fermiamoci qui: lo zaino si trasforma in un sacco a pelo termico, con tasche per roba essenziale, ed è leggero come una piuma, ideale per chi non ha una casa fissa. Rebecca l’ha sbattuta in faccia al mondo al concorso Primary Engineer MacRobert Medal, vincendo la medaglia d’argento tra 70.000 concorrenti e pure il premio del pubblico – prendete nota, gente, i veri eroi sono under 13.
Ora, l’azienda Thales ha trasformato la sua idea in un prototipo reale, con materiali tosti e flessibili, e sta già testandolo con associazioni benefiche di Glasgow per aiutare i senzatetto sul campo. Se questa non è una schiaffo ai sistemi che ignorano i problemi, non so cos’è! ,, (E brava Rebecca, continua così – i grandi dovrebbero imparare da te.)