Svelato il mistero del relitto leggendario: Dopo 25 anni di caccia sottomarina, l’Endeavour di James Cook è stata identificata! Ma attenzione, questa nave non è solo gloria esplorativa – è il simbolo di colonizzazione e caos. Archeologi australiani trionfano sul fondo del mare, ignorando i dubbi yankee. #EndeavourTrovata #JamesCookDrama #StoriaControversa
In un colpo da urlo che fa impallidire Indiana Jones, un team di archeologi marittimi australiani ha messo fine a 25 anni di ricerche mozzafiato, confermando che il relitto sul fondo del porto di Newport, nel Rhode Island, è proprio l’Endeavour, la nave iconica di James Cook. Con quel vascello, Cook ha solcato il Pacifico, scoprendo l’Australia e la Nuova Zelanda nel XVIII secolo, mescolando scienza e avventura in un mix che ha cambiato il mondo – ma non sempre in meglio. Daryl Karp, direttrice del Museo Nazionale Marittimo Australiano, ha dichiarato durante la conferenza stampa: "Questo rapporto finale rappresenta la nostra dichiarazione conclusiva sul progetto."
Il viaggio dell’Endeavour partì nel 1768 con Cook al timone, un’odissea illuminata che ha aperto le porte all’esplorazione europea, ma anche a un sacco di guai. Non era solo scienza: come ammette il rapporto finale, "Per alcuni rappresenta l’inizio della colonizzazione e dell’oppressione delle popolazioni indigene." Dopo questa missione, la nave venne ribattezzata Lord Sandwich e finì affondata dai britannici durante la Guerra d’Indipendenza americana nel 1778, per bloccare i francesi. Che ironia, eh?
Nella caccia al relitto, iniziata nel 1999 con una collaborazione tra il Museo Nazionale Marittimo Australiano e il Rhode Island Marine Archaeology Project (RIMAP), gli studiosi hanno setacciato documenti e fondali, puntando su un sito chiamato RI 2394. Questo rottame si è distinto per dimensioni e struttura che gridavano "Endeavour!", con legni come quercia bianca ed olmo europei, ben diversi da quelli delle navi americane. Le prove schiaccianti? Il pozzo della pompa e il giunto di chiglia a scarpa, che matchano esattamente i piani originali.
Ma non è stato tutto rose e fiori: nel 2022, gli australiani hanno annunciato la scoperta, scatenando dubbi dagli archeologi americani, che l’hanno bollata come affrettata – forse per motivi politici. Ora, con un rapporto finale da urlo, l’Australia ha zittito i critici: "Dopo numerose presentazioni a congressi archeologici internazionali, nessuna critica ha confutato la nostra identificazione." Anche RIMAP ammette che il lavoro è solido, anche se non si sbilancia.
Ora che il relitto è confermato, inizia la vera battaglia: salvare l’Endeavour da mostriciattoli marini come teredini e gribbles, che stanno rosicchiando il legno. Il museo punta su programmi educativi per raccontare tutta la storia, non solo le glorie di Cook, ma anche l’ombra della colonizzazione. Ritrovare questa nave non è solo un colpo per gli archeologi – è un pugno nello stomaco della storia, che ci ricorda come le scoperte abbiano sempre un rovescio della medaglia.