Il Pozzo di San Patrizio
Il Pozzo di San Patrizio, situato a Orvieto, è un capolavoro ingegneristico noto per la sua eccezionale costruzione. Recentemente è emerso che la sua struttura potrebbe seguire i principi della sezione aurea e della sequenza di Fibonacci, i quali rappresentano importanti parametri matematici associati alla bellezza in natura e nell’arte.
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Una logica matematica
Lo studio di Luciano Cencioni suggerisce che la progettazione del pozzo non sia solo frutto di ingegneria avanzata, ma anche di scelte estetiche guidate da principi matematici. Cencioni, medico e appassionato di storia, evidenzia come le opere d’arte e architettura, dalla Piramide di Giza alla Cappella Sistina, condividano questa armonia matematica che il nostro cervello è in grado di riconoscere, conferendo loro un senso di bellezza eterna.
Armonia e bellezza
La relazione tra geometria, proporzioni e percezione estetica sottolinea un legame profondo tra arte e matematica, suggerendo che opere celebri nel mondo possano essere pervase da elementi comuni che ne determinano l’impatto visivo e sensoriale.
Il Pozzo di San Patrizio segue davvero la sequenza di Fibonacci?
Il Pozzo di San Patrizio non è solo un capolavoro ingegneristico, ma potrebbe seguire la sezione aurea e la sequenza di Fibonacci e offrire un legame tra le sue proporzioni e la matematica della bellezza
Il Pozzo di San Patrizio, gioiello architettonico incastonato nel cuore di Orvieto, è da sempre celebrato per la sua straordinaria ingegneria. Ma se dietro la sua armoniosa perfezione si celasse una logica matematica ben precisa? Secondo lo studio di Luciano Cencioni, medico e appassionato di storia, la struttura del pozzo risponderebbe ai principi della sezione aurea e della sequenza di Fibonacci, due elementi che regolano la bellezza in natura e nell’arte, come spiegato dallo stesso Cencioni in un’intervista all’ANSA.
Ci sono opere che appaiono eternamente belle, e la loro armonia non è casuale. Dalla Piramide di Giza alla Cappella Sistina, passando per la Gioconda e l’Uomo Vitruviano, tutte condividono una stessa proporzione matematica che il nostro cervello riconosce…