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Il segreto dell’uovo sodo perfetto viene svelato dagli scienziati

È possibile ottenere un uovo sodo con una consistenza perfetta grazie al metodo della cottura periodica, che alterna diverse temperature per garantire che tuorlo ed albume siano dalla stessa consistenza.

Preparare un uovo sodo può sembrare semplice, ma il rischio di ottenere un tuorlo secco o un albume gommoso è concreto. Per prevenire tali risultati indesiderati, è stata sviluppata una metodologia scientifica che permette di ottenere un uovo sodo con tuorlo e albume dalla stessa consistenza. Questo è possibile grazie alla cottura periodica, un metodo studiato da un team di ricerca dell’Università Federico II di Napoli e riportato sulla rivista Communications Engineering.

La scienza dei materiali

La scienza dei materiali è una disciplina che indaga come la struttura interna di un materiale influenzi le sue proprietà e applicazioni. Si caratterizza per il suo approccio interdisciplinare che unisce conoscenze di fisica, chimica, ingegneria e biologia, puntando alla creazione di materiali sempre più performanti.

Questa scienza ha avuto un impatto significativo in vari settori, dalla costruzione di aerei leggeri e resistenti attraverso l’uso di materiali compositi, alla rivoluzione informatica grazie ai semiconduttori. Tra le sue applicazioni, la scienza dei materiali è in grado di sviluppare anche materiali intelligenti, capaci di rispondere a stimoli esterni, e biomateriali per la medicina.

Il metodo della cottura periodica

La preparazione dell’uovo sodo utilizzando il metodo della cottura periodica è relativamente semplice ma richiede precisione. Il processo prevede di immergere l’uovo in acqua a 35 gradi per due minuti, poi spostarlo in acqua a 95 gradi per altri due minuti, ripetendo questa alternanza per otto volte. Il risultato finale è un uovo con tuorlo e albume equilibrati nella consistenza.

Il principio alla base del metodo

Il problema della cottura tradizionale è che tuorlo e albume non coagulano alla stessa temperatura. L’albume si solidifica a circa 85 gradi, mentre il tuorlo a 65 gradi, quindi la cottura diretta a 100 gradi tende a seccare il tuorlo e indurire l’albume. La cottura periodica alterna temperature inferiori e superiori, consentendo ai due componenti di raggiungere gradualmente la consistenza ottimale. Questo approccio garantisce una cottura uniforme preservando le caratteristiche organolettiche dell’uovo.

La tecnica di cottura periodica è stata sviluppata utilizzando modelli matematici legati allo studio dei materiali, impiegando un software di fluidodinamica computazionale per simulare il comportamento termico dell’uovo e definire il corretto ritmo di alternanza delle temperature. Sebbene questa tecnica sia specifica per la cucina, le sue applicazioni potrebbero estendersi a settori come la polimerizzazione e la cristallizzazione.

In conclusione, se si è in cerca di un risultato culinario di alta precisione, la cottura periodica rappresenta una sfida stimolante, capace di garantire un uovo sodo perfetto, con una consistenza omogenea. La ricetta richiede più attenzione rispetto alla classica bollitura, ma permette di ottenere un risultato altamente soddisfacente.

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