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Tempesta geomagnetica prevista entro la giornata di oggi, martedì 10 settembre 2024: come la CME potrebbe influenzare la Terra e le nostre tecnologie

©NASA/SDO

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Il 8 settembre 2024 ha visto l’emissione di un filamento magnetico dal quadrante nord-ovest del Sole, dando vita a un’espulsione di massa coronale (CME) diretta verso il nostro pianeta. Si prevede che questa collisione generi una tempesta geomagnetica di intensità G2, caratterizzata come moderata.

Impatto della CME sulla Terra

Le espulsioni di massa coronale sono fenomeni notevoli, in cui gas ionizzati e campi magnetici vengono espulsi dal Sole e viaggiano nello spazio. Al loro arrivo, queste particelle interagiscono con il campo magnetico terrestre, causando potenziali disturbi a varie tecnologie. È stato il coronografo LASCO C2, operante per ESA/NASA, a rilevare questa CME, che si prevede raggiunga la Terra nel corso del giorno odierno, il 10 settembre.

Effetti attesi dalla tempesta geomagnetica G2

Le tempeste geomagnetiche classificabili come G2 presentano effetti contenuti ma significativi da tenere presente:

  • Reti elettriche: Potrebbero verificarsi leggere oscillazioni di tensione, in grado di attivare allarmi nei sistemi di sicurezza e, in rari casi, causare danni ai trasformatori.
  • Comunicazioni: Le trasmissioni radio ad alta frequenza (HF) nell’area polare potrebbero subire disturbi, sebbene in Italia il loro impatto sia previsto come limitato.
  • Aurore boreali: L’evento geomagnetico potrebbe dare luogo a visibili aurore boreali a latitudini più basse rispetto al consueto, anche se la loro visibilità in Italia è improbabile.

In aggiunta alla CME, il Sole ha manifestato una tempesta di radiazioni solari di livello S1, osservata il 8 settembre alle 10:50. Tali eventi, sebbene ricorrenti (circa 50 volte in un ciclo solare), non presentano rischi per la salute umana, ma possono interferire con le comunicazioni radio nelle località polari.

Fonte: NextMe

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