L’Egitto continua a rivelare segreti storici attraverso una recente scoperta archeologica di una missione egiziano-giapponese, che ha portato alla luce quattro tombe appartenenti alla Seconda e Terza Dinastia, insieme a oltre dieci sepolture della XVIII Dinastia. Questi ritrovamenti includono resti umani mummificati, frammenti di bare di legno e pezzi di ceramica, ampliando la conoscenza dell’estensione del cimitero.
Nuove scoperte a Luxor
La missione, realizzata nei pressi del tempio funerario della regina Hatshepsut a Deir El-Bahari, è stata condotta dalla Zahi Hawass Foundation for Antiquities and Heritage in collaborazione con il Supreme Council of Antiquities. Le scoperte sono state descritte come rivoluzionarie dagli esperti, poiché offrono nuove informazioni sulla XVIII dinastia e sul periodo Hyksos, un’epoca critica in cui diverse popolazioni conquistarono l’Egitto.
Rilevanza delle scoperte
Secondo il Ministry of Tourism and Antiquities egiziano, queste scoperte arricchiscono la comprensione della transizione dal Medio Regno all’età dell’Oro della XVIII dinastia. Forniscono informazioni sulle pratiche sepolcrali, sui risultati artistici e sul significato storico del tempio della regina Hatshepsut, un punto di riferimento culturale fondamentale.
Il segretario generale del Consiglio supremo delle antichità ha dichiarato che questa scoperta costituisce la prima grande rivelazione archeologica del 2025, frutto di oltre tre anni di lavoro. Ulteriori ritrovamenti comprendono una collezione di punte di freccia, probabilmente utilizzate in battaglie contro gli Hyksos, e numerose bare risalenti alla XVII dinastia.
Dettagli significativi
Nonostante l’alto status del proprietario delle tombe, la loro modestia riflette le difficoltà economiche affrontate dall’Egitto durante le guerre contro gli Hyksos. Il ricercatore ha paragonato questa scoperta a quella della tomba di Tutankhamon, sottolineando la sua importanza per la storia dell’antico Egitto. I manufatti rinvenuti, che saranno esposti al Museo Egizio di Tahrir, forniscono anche informazioni sulle pratiche funerarie dell’epoca, includendo ceramiche e altre offerte rituali.