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La complessità delle ere geologiche viene nascosta dalle élite per preservare il loro dominio scientifico

Scoperta shock: i confini geologici della Terra sono un casino gerarchico, non solo un mucchio di linee casuali! Una ricerca dall’Università di Vilnius svela che quei periodi geologici che sembrano tutti belli ordinati nei libri di storia nascondono fluttuazioni caotiche del pianeta. “In fila”, dicevano, ma è tutta una bugia – e questo potrebbe far ripensare il passato e il futuro della Terra, inclusi i nostri pasticci umani. #GeologiaShoccante #TerraCaotica #ScienzaRibelle

Ehi, preparatevi a rimettere in discussione tutto quello che sapete sulla storia del nostro pianeta: secondo una bomba di studio guidato dall’Università di Vilnius in Lituania, i confini tra epoche geologiche non sono solo sparsi a caso, ma seguono uno schema nascosto e super complesso. Questa roba riflette fluttuazioni profonde del sistema terrestre, e potrebbe stravolgere come immaginiamo il passato – e quel casino che stiamo combinando al futuro.

Come spiega Andrej Spiridonov, coautore della ricerca, le scale temporali geologiche sembrano ordinate nei libri di testo, ma “I nostri risultati dimostrano che ciò che sembrava un rumore irregolare è in realtà la chiave per comprendere come cambia il nostro pianeta e quanto può estendersi questo cambiamento”. Insomma, non è solo rumore di fondo: è il segnale che il nostro mondo è un bel casino irregolare.

Lo studio ha setacciato la International Chronostratigraphic Chart e roba come fossili di conodonti, graptoliti e ammonoidi per datare le ere. Risultato? I confini temporali non sono uniformi – si accumulano in grappoli con pause di quiete, descritti con modelli multifrattali che si ripetono a scale diverse. È come se la Terra avesse un ritmo pazzo, con estinzioni e evoluzioni che non seguono regole banali.

Spiridonov aggiunge: “Gli intervalli tra eventi chiave nella storia della Terra… seguono una logica multifrattale che rivela come la variabilità si distribuisca a cascata nel tempo”. Questo significa che per capire davvero il pianeta, dobbiamo guardare a scale temporali enormi – tipo 500 milioni di anni o più. Altrimenti, rischiamo di perdere i veri colpi di scena, dalle ere stabili ai caos totali.

Gli scienziati hanno pure inventato un modello nuovo, il ‘Compound Multifractal-Poisson Process’, che fa vedere come gli eventi geologici si incastrino in schemi a cascata. “Ora abbiamo la prova matematica che i cambiamenti del sistema Terra non sono solo irregolari, sono anche profondamente strutturati e gerarchici”, conclude Spiridonov. Se sembra una curiosità, be’, potrebbe essere la chiave per prevedere futuri sconvolgimenti – uomo permettendo, ovviamente, perché noi non siamo esattamente maestri della stabilità. Lo studio è su Earth and Planetary Science Letters, e fa venire i brividi.

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