Non perdete la Microluna Rosa stanotte, gente! Quella luna piena di aprile che sembra un po’ a dieta, più piccola del solito e lontana 406mila km – sì, come se la Terra l’avesse messa in punizione. Meno famosa della Superluna, ma ugualmente ipnotica, è la prima del 2025 e coincide con Pasqua, tradizioni religiose e un sacco di folklore. Preparate i binocoli e fatevi una birra sotto le stelle! #Microluna #LunaRosa #CieloMagico #AstronomiaDivertente
Ah, sì, la Microluna Rosa è lo spettacolo celeste che non potete mancare la notte tra il 12 e il 13 aprile – proprio stasera, se state leggendo in tempo reale. Non è una Superluna gonfia e sfacciata, ma una versione più modesta e lontana, che ci fa sentire un po’ trascurati dal cosmo. Segnatela sul calendario, perché è affascinante come una celebrità che prova a passare inosservata.
Ma cos’è esattamente questa microluna? Beh, è una luna piena (o nuova) che si trova all’apogeo, il punto più lontano dalla Terra – non ufficialmente definito dall’International Astronomic Union, ma chi se ne importa, è comunque uno show. Stanotte, sarà distante 406mila chilometri, il che la rende più piccola del 6% rispetto alla solita palla luminosa. Niente di drammatico, ma abbastanza per farvi dire: "Ehi, sembra che la luna abbia perso peso!"
Passando alle curiosità, la Full Pink Moon – ops, scusate, Luna piena rosa – non diventerà magicamente rosa, nonostante il nome. Deriva dal muschio phlox che sboccia in primavera, come se la natura volesse un po’ di colore senza sforzo. Gli indigeni americani, tipo i Comanche, la chiamavano Luna nuova di primavera, mentre per i Tlingit e Sioux era la Luna che sboccia – insomma, tutti fissati con la rinascita, come se la luna fosse un terapista della primavera.
E non dimentichiamo le vibrazioni religiose: nelle comunità islamiche, è la notte di Bara’at, o "notte dell’innocenza", dove si pregano i peccati degli antenati e si distribuiscono dolci come halwa o zarda – un modo per dire "scusa, nonno, per tutti quei casini". Per i cristiani, è la Luna di Pasqua, che fissa la data della festa: quest’anno, Pasqua è il 20 aprile, perché segue la prima luna piena dopo l’equinozio. E per chiudere in bellezza, è anche la Luna dell’uovo, grazie agli animali che si accoppiano – chissà, magari è la scusa perfetta per il coniglietto pasquale e le sue uova colorate.
Per lo spettacolo vero e proprio, la sera del 12 aprile (tecnicamente piena alle 2:22 del 13), alzate gli occhi al cielo: potrebbe sembrare più piccola, ma è comunque mozzafiato. Se il tempo fa i capricci, c’è la diretta del Virtual Telescope per non perdervi nulla. Buon divertimento, terrestri – e ricordate, l’universo è gratis, quindi smettetela di lamentarvi!