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La vera origine dell’universo viene smascherata da un esperimento su reazioni chimiche in laboratorio

Scienziati tedeschi del Max Planck Institute hanno appena sconvolto le teorie sull’origine dell’Universo, riproducendo in laboratorio le prime chimiche primordiali e scoprendo discrepanze enormi con quello che ci hanno sempre propinato gli esperti! Chi l’avrebbe detto che le nostre idee sul Big Bang sono forse solo un mucchio di chiacchiere stellari?

Preparatevi, perché un team di ricercatori guidati dal Max Planck Institute in Germania potrebbe riscrivere tutto ciò che sappiamo sull’alba dell’Universo: hanno ricreato in laboratorio le prime reazioni avvenute nello spazio, prima che le stelle facessero il loro debutto, e indovinate un po’? Ci sono discrepanze massive con le ipotesi attuali, roba che fa tremare i pilastri della moderna.

Come spiegano questi scienziati, lo ione HeH⁺ è stata la prima molecola a formarsi nell’Universo primordiale, e ora, per la prima volta, hanno studiato le sue reazioni con atomi di idrogeno in condizioni che imitano quell’inizio caotico. Risultato? Non è andato come ci era stato detto, e questo potrebbe cambiare tutto.

Subito dopo il Big Bang, circa 13,8 miliardi di anni fa, l’Universo era un inferno di temperature e densità folli, ma si è raffreddato abbastanza da permettere la formazione di idrogeno ed elio. Questi elementi erano ionizzati, e solo dopo 380.000 anni si sono combinati per formare atomi neutri, innescando le prime reazioni chimiche. HeH⁺ ha dato il via a una catena che ha prodotto idrogeno molecolare (H2), essenziale per la formazione delle stelle.

Per far collassare una protostella, serve dissipare attraverso collisioni, e HeH⁺ è un maestro in questo, specialmente a temperature basse. Ma ecco la bomba: le collisioni con atomi di idrogeno erano pensate come un modo per degradare HeH⁺, portando a H2 e aiutando la formazione stellare.

Ora, i ricercatori del Max-Planck-Institut für Kernphysik di Heidelberg hanno ricreato questa reazione usando deuterio, in un setup simile all’Universo primordiale presso il Cryogenic Storage Ring. Risultato? La velocità della reazione non rallenta con la temperatura come previsto, ma resta costante, contraddicendo le teorie passate.

“Le reazioni di HeH+ con idrogeno neutro e deuterio sembrano quindi essere state molto più importanti per la nell’universo primordiale di quanto precedentemente ipotizzato”, spiega Holger Kreckel, che ha guidato lo studio. Questo è supportato da calcoli rivisti che hanno trovato errori nei modelli precedenti.

In pratica, senza buttare giù il Big Bang, questi risultati mettono in dubbio cosa è successo subito dopo, soprattutto sulla nascita delle stelle. Siamo vicini a una svolta? Magari, e questa ricerca è di certo una pietra miliare, pubblicata su Astronomy & Astrophysics, che potrebbe farci ripensare a tutto quanto.

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