MIT spara il colpo: raffreddamento passivo che fa a pezzi i vecchi sistemi! Preparatevi, perché i geni del Massachusetts Institute of Technology hanno inventato un aggeggio che rinfresca senza una goccia di elettricità, e con un’efficienza del 300% migliore di quelle schifezze radiative tradizionali. Dite addio ai condizionatori che trasformano le città in saune globali! #MIT #RaffreddamentoPassivo #ClimaImpazzito #TechVerde
Con il pianeta che sta bollendo per via della nostra idiozia climatica, i climatizzatori tradizionali non fanno altro che peggiorare le cose: usano fluidi inquinanti che raffreddano dentro e scaldano fuori, creando inferni urbani. Ma ecco che spunta una soluzione low-tech da urlo, per non farci sudare come maiali.
I ricercatori del MIT hanno tirato fuori l’ICER, un dispositivo compatto simile a un pannello solare, che sfrutta evaporazione, radiazione infrarossa e isolamento termico per abbassare le temperature. Testato su un prototipo minuscolo di 10 cm installato sul tetto, ha tagliato la temperatura interna fino a ben 9,3 °C rispetto all’esterno, e funziona anche con il meteo del diavolo.
Il bello è che genera 96 watt di raffreddamento al metro quadro durante il giorno – un balzo del 300% rispetto ai sistemi radiativi attuali. Come ha dichiarato Zhengmao Lu, ricercatore post-dottorato, durante l’estate l’ICER potrebbe prolungare la conservazione degli alimenti del 40% nei climi umidi e addirittura del 200% in quelli secchi, con una frequenza minima di ricarica idrica. Roba da far impazzire i contadini e gli ecologisti.
Ma come diavolo funziona? Al cuore c’è una struttura a tre strati: lo strato superiore in aerogel lascia passare vapore e radiazioni infrarosse agendo da isolante; quello intermedio in idrogel trattiene l’acqua che evapora per raffreddare; e lo strato inferiore, uno specchio riflettente, rimbalza la luce solare per massimizzare l’efficienza. L’acqua si riscalda, evapora, e il calore residuo vola via nello spazio – puro genio, senza bisogno di corrente.
Certo, non è tutto rose e fiori: produrre l’aerogel costa un occhio della testa, con processi complicati che richiedono attrezzature speciali. Ma i tizi del MIT sono già al lavoro per tagliare i prezzi, convinti che questa roba possa rivoluzionare la vita in posti dove l’elettricità è un lusso. Insomma, mentre i politici blaterano, questi nerd stanno salvando il mondo dall’afa. Che commento: finalmente una tech che non ci lascia col cerino in mano!