Attenzione, mondo! Il Sole si è scatenato e sta per scatenare una tempesta solare di classe G2 sulla Terra proprio il 16 aprile, grazie a un’eruzione che ha sparato miliardi di tonnellate di plasma nello spazio. Aspettatevi aurore boreali in posti assurdi come New York e guai per comunicazioni, satelliti e luci a casa vostra. Non è l’apocalisse, ma chi l’avrebbe detto che il nostro astro preferito è un bullo cosmico? #TempestaSolare #AuroraBoreale #CaosSpaziale
Preparatevi, gente: una tempesta solare moderata sta per colpire il nostro pianeta mercoledì 16 aprile, scatenata da un’espulsione di massa coronale (CME) partita dal Sole il 13 aprile. Gli scienziati del Space Weather Prediction Center della NOAA, l’agenzia statunitense che tiene d’occhio il meteo spaziale, ci avvertono che questa nube di plasma carico e campi magnetici viaggerà verso la Terra, potenzialmente causando interferenze alle reti elettriche, ai satelliti e alle comunicazioni radio. E sì, potreste vedere aurore boreali in latitudini dove di solito non capitano, tipo se vivete più a sud del solito – pensate a un cielo che fa impazzire i vostri selfie notturni.
Il Sole ha “sparato” miliardi di tonnellate di plasma nello spazio, come un cowboy spaziale fuori controllo. Questo fenomeno, una CME, è partito domenica 13 aprile da una regione attiva del Sole, con un brillamento solare di classe M3.2 registrato nell’area AR 4055. C’è stato anche un altro scoppio in AR 4054, ma ormai è fuori vista. Queste esplosioni solari viaggiano a milioni di chilometri orari, e considerando i 150 milioni di chilometri che ci separano dal Sole, le particelle arriveranno da noi tra il 15 e il 16 aprile, con effetti che dipenderanno da come colpiranno il nostro campo magnetico.
Cosa aspettarsi da questa roba? La NOAA classifica la tempesta come G2, che è moderata – niente di estremo, ma abbastanza per creare qualche disagio, specialmente nelle zone più a nord. Potreste avere allarmi di sovratensione nelle reti elettriche, con rischi per i trasformatori se dura troppo; satelliti che devono improvvisare correzioni orbitali; interferenze alle comunicazioni radio usate da militari, aerei e navi; e quelle aurore boreali che potrebbero illuminare città come New York, anche se in Italia non se ne vede traccia. Non dimenticate gli animali migratori, come uccelli, tartarughe o balene, che potrebbero andare in tilt con il campo magnetico impazzito.
Certo, non è niente rispetto all’Evento di Carrington del 1859, la tempesta solare più epica della storia, ma serve da reminder che siamo alla mercé di questo gigante infuocato. In un’era di tecnologia ovunque, una roba del genere potrebbe far saltare internet, GPS e blackout – fortunatamente, stavolta è solo un assaggio. Gli esperti della NOAA continuano a monitorare tutto, pronti a urlare se le cose peggiorano.