back to top

L’Australia propone una legge senza precedenti nel mondo che vieta l’utilizzo dei social ai minori di 16 anni.

Niente social per i minori di 16 anni: l’Australia è pronta a introdurre una legge senza precedenti nel mondo, che sta facendo discutere. Secondo il governo australiano, queste piattaforme stanno causando fin troppi problemi ai ragazzini, esponendoli a fenomeni come il cyberbullismo e calo dell’autostima. Diversi social, come Instagram e Tiktok, prevedono dei limiti di età, ma – come sappiamo – è piuttosto facile aggirare le regole. Per questo motivo il primo ministro Anthony Albanese ha annunciato che nei prossimi giorni sarà presentata una norma “all’avanguardia a livello mondiale” per tutelare in modo efficace i minori. La proposta dovrebbe diventare legge entro la fine dell’anno: l’obiettivo non è solo quello di solo alzare l’età minima per usarli, ma anche migliorare i meccanismi di verifica, con soluzioni come la biometria. L’Australia non è l’unico Paese a voler adottare restrizioni per i social. In Florida, ad esempio, a partire dal prossimo anno ai ragazzini sotto i 14 anni sarà vietato l’accesso a queste piattaforme online e anche in altri Stati, come la Francia, si discute da tempo di introdurre misure del genere.

I rischi connessi all’uso dei social per gli adolescenti Secondo diversi studi, l’uso scriteriato dei social durante l’adolescenza può influire negativamente sulla percezione di sé, alimentando fenomeni come il cyberbullismo e il confronto sociale, in cui i ragazzi si sentono costantemente in competizione con gli altri per ottenere visibilità e approvazione. I rischi legati all’uso precoce e intensivo dei social media tra i minori sono numerosi e complessi, coinvolgendo aspetti psicologici, sociali e di sicurezza.

# Impatto negativo sulla salute mentale L’utilizzo dei social è stato associato ad un aumento dei livelli di ansia (in alcuni casi anche di depressione) e di problemi di autostima nei più giovani. Il confronto costante con immagini idealizzate e spesso irrealistiche può portare a sentimenti di inadeguatezza e insoddisfazione in un periodo già caratterizzato da una vulnerabilità psicologica.

Cyberbullismo e molestie online Le piattaforme social spesso diventano strumento per la diffusione di episodi di cyberbullismo, come ci ricordano diversi casi di cronaca. Le vittime subiscono attacchi ripetuti, commenti offensivi e messaggi pesanti che possono avere effetti devastanti sul benessere psicologico, portando in alcuni casi a gravi conseguenze come isolamento sociale e disturbi post-traumatici.

Dipendenza e scarsa concentrazione Gli algoritmi dei social media sono progettati per mantenere gli utenti attivi e coinvolti il più possibile, favorendo un uso prolungato e, in alcuni casi, una vera e propria dipendenza. Questa tendenza può ridurre la capacità di concentrazione e di attenzione dei giovani, compromettendo il rendimento scolastico e la qualità del sonno, con conseguenze sulla salute fisica e mentale.

Rischi legati alla privacy e alla sicurezza Un altro aspetto da non sottovalutare è rappresentato dai rischi legati alla condivisione di informazioni personali e da foto e video, che possono essere oggetto di hackeraggio o usate da pedofili o altre persone malintenzionate, che usano le piattaforme online per avvicinare adolescenti vulnerabili.

Difficoltà a socializzare nella realtà L’uso eccessivo dei social media può ridurre il tempo e la qualità delle interazioni sociali di persona. Oggi molti adolescenti trovano difficile comunicare faccia a faccia, poiché si abituano ad esprimersi principalmente tramite i social. Questo può portare a una mancanza di competenze sociali nella vita reale, generando difficoltà nelle relazioni interpersonali e nel mondo lavorativo in futuro.
Fonte

No all’uso dei social se hai meno di 16 anni: l’Australia sta lavorando a una legge senza precedenti a livello mondiale per tutelare i minori da una serie di rischi

@Canva

Niente social per i minori di 16 anni: l’Australia è pronta a introdurre una legge senza precedenti nel mondo, che sta facendo discutere. Secondo il governo australiano, queste piattaforme stanno causando fin troppi problemi ai ragazzini, esponendoli a fenomeni come il cyberbullismo e calo dell’autostima. Diversi social, come Instagram e Tiktok, prevedono dei limiti di età, ma – come sappiamo – è piuttosto facile aggirare le regole.

Per questo motivo il primo ministro Anthony Albanese ha annunciato che nei prossimi giorni sarà presentata una norma “all’avanguardia a livello mondiale” per tutelare in modo efficace i minori. La proposta dovrebbe diventare legge entro la fine dell’anno: l’obiettivo non è solo quello di solo alzare l’età minima per usarli, ma anche migliorare i meccanismi di verifica, con soluzioni come la biometria.

L’Australia non è l’unico Paese a voler adottare restrizioni per i social. In Florida, ad esempio, a partire dal prossimo anno ai ragazzini sotto i 14 anni sarà vietato l’accesso a queste piattaforme online e anche in altri Stati, come la Francia, si discute da tempo di introdurre misure del genere.

Leggi anche: Fissare a 15 anni l’età per iscriversi da soli sui social network: la svolta della Francia

I rischi connessi all’uso dei social per gli adolescenti

Secondo diversi studi, l’uso scriteriato dei social durante l’adolescenza può influire negativamente sulla percezione di sé, alimentando fenomeni come il cyberbullismo e il confronto sociale, in cui i ragazzi si sentono costantemente in competizione con gli altri per ottenere visibilità e approvazione. I rischi legati all’uso precoce e intensivo dei social media tra i minori sono numerosi e complessi, coinvolgendo aspetti psicologici, sociali e di sicurezza.

Impatto negativo sulla salute mentale

L’utilizzo dei social è stato associato ad un aumento dei livelli di ansia (in alcuni casi anche di depressione) e di problemi di autostima nei più giovani. Il confronto costante con immagini idealizzate e spesso irrealistiche può portare a sentimenti di inadeguatezza e insoddisfazione in  un periodo già caratterizzato da una vulnerabilità psicologica.

Cyberbullismo e molestie online

Le piattaforme social spesso diventano strumento per la diffusione di episodi di cyberbullismo, come ci ricordano diversi casi di cronaca. Le vittime subiscono attacchi ripetuti, commenti offensivi e messaggi pesanti che possono avere effetti devastanti sul benessere psicologico, portando in alcuni casi a gravi conseguenze come isolamento sociale e disturbi post-traumatici.

Dipendenza e scarsa concentrazione

Gli algoritmi dei social media sono progettati per mantenere gli utenti attivi e coinvolti il più possibile, favorendo un uso prolungato e, in alcuni casi, una vera e propria dipendenza. Questa tendenza può ridurre la capacità di concentrazione e di attenzione dei giovani, compromettendo il rendimento scolastico e la qualità del sonno, con conseguenze sulla salute fisica e mentale.

Rischi legati alla privacy e alla sicurezza

Un altro aspetto  da non sottovalutare è rappresentato dai rischi legati alla condivisione di informazioni personali e da foto e video, che possono essere oggetto di hackeraggio o usate da pedofili o altre persone malintenzionate, che usano le piattaforme online per avvicinare adolescenti vulnerabili.

Difficoltà a socializzare nella realtà

L’uso eccessivo dei social media può ridurre il tempo e la qualità delle interazioni sociali di persona. Oggi molti adolescenti trovano difficile comunicare faccia a faccia, poiché si abituano ad esprimersi principalmente tramite i social. Questo può portare una mancanza di competenze sociali nella vita reale, generando difficoltà nelle relazioni interpersonali e nel mondo lavorativo in futuro.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Leggi anche:

Fonte

Leggi anche

Il calore corporeo può alimentare smartwatch e dispositivi indossabili, addio alle batterie?

Utilizzare il calore del corpo per alimentare un orologio o un sistema di aria condizionata personale? Non è così inverosimile come sembra. ©QUT Un team australiano...

Il rompicapo matematico più frustrante del mondo viene risolto in un trattato di 100 pagine.

Dopo mezzo secolo, la matematica risolve il problema del divano più grande: una sfida geometrica che esplora i limiti di...

Le carote e il mito della vista migliore

Le carote sono da sempre associate a benefici per la vista, in particolare a un presunto miglioramento della visione. Tuttavia, questa credenza storicamente diffusa...
è in caricamento