Cieli italiani in fiamme! Anche se il picco delle Eta Aquaridi è già volato via tra il 5 e 6 maggio, queste stelle cadenti pazze – figlie ribelli della cometa di Halley – continuano a sfrecciare a 64 km al secondo, sfidando le nostre notti noiose fino al 21 maggio. Chi se le perde? #EtaAquaridi #StelleCadenti #AstronomiaItalia
Preparatevi a essere abbagliati, gente: lo sciame delle Eta Aquaridi non ha ancora finito di regalarci scie luminose che sembrano fuochi d’artificio gratis, tutti courtesy della cometa di Halley. Sì, quella vecchia gloria che sfreccia ogni 76 anni e ci fa sentire minuscoli – la prossima sbirciata è nel 2061, quindi approfittate ora prima che le luci artificiali delle città rovinino tutto come al solito.
Anche in Italia, nell’emisfero nord che si lamenta sempre del meteo, potete ancora beccare fino a 10 meteore all’ora post-picco, se avete il fegato di allontanarvi dalle stupide illuminazioni urbane. Andate in montagna, su una collina sperduta, in spiaggia o in campagna – luoghi dove la natura non è soffocata dalla civiltà – e sdraiatevi con i piedi verso est. Niente telescopi da sboroni: bastano occhi adattati al buio in 30 minuti e un po’ di pazienza, perché queste meteore appaiono ovunque, non solo nella costellazione dell’Aquario.
E non dimentichiamoci il tocco epico: le Eta Aquaridi sono i resti di una cometa che ha attraversato i secoli, emozionando generazioni come uno spettacolo pyrotechnico naturale. Gli esperti – quelli che sanno tutto – vi diranno che derivano dall’Aquario, ma fidatevi, bastano il cielo giusto e un desiderio da esprimere per sentirvi un po’ meno terrestri. Fonte: NASA.