La misteriosa scomparsa dell’atmosfera di Marte potrebbe finalmente avere una spiegazione: si stima che fino all’80% dell’antica atmosfera, dominata dall’anidride carbonica, sia stata trasformata in metano e successivamente intrappolata nelle argille del Pianeta Rosso.
Milioni di anni fa, Marte si presentava come un pianeta ricco di acqua e con un’atmosfera densa. Oggi, invece, il suo paesaggio è dominato da deserti polverosi e da un’atmosfera che rappresenta meno dell’1% di quella terrestre. Ci si interroga quindi: dove è finito il resto dell’atmosfera?
Teorie sulla scomparsa atmosferica
Fino ad ora, molte teorie avevano suggerito che l’atmosfera di Marte fosse semplicemente sfuggita nello spazio. Tuttavia, studi recenti propongono una visione diversa, sostenendo che fino all’80% dell’antica atmosfera marziana, in particolare l’anidride carbonica, potrebbe essere intrappolato nelle rocce. Questa scoperta cambia radicalmente la comprensione del passato atmosferico di Marte.
Metano e argille: un legame sorprendente
Oltre alla questione dell’atmosfera, Marte presenta un altro enigma: la presenza di metano. Questo gas sembra manifestarsi e scomparire in base alle stagioni, a causa dei cambiamenti di temperatura e pressione. La possibilità di una connessione fra il metano e l’antica atmosfera intrigano gli scienziati. Si ipotizza che miliardi di anni fa, una reazione chimica potesse aver trasformato l’anidride carbonica dell’atmosfera in metano, successivamente depositato nelle argille del pianeta, come la smectite.
Quando Marte era tempestato d’acqua, i minerali come l’olivina subivano un processo di ossidazione, liberando idrogeno. Questo, combinandosi con l’anidride carbonica disciolta, dava origine al metano, che veniva poi assorbito dalle argille marziane. I risultati dei calcoli suggeriscono che le argille potrebbero aver trattenuto fino all’80% dell’antica anidride carbonica del pianeta.
Di conseguenza, gran parte dell’atmosfera di Marte potrebbe essersi conservata come metano, sigillata all’interno delle formazioni rocciose del pianeta.
Questi nuovi risultati non solo potrebbero risolvere uno dei misteri legati a Marte, ma anche aprire la strada a ulteriori scoperte. Come evidenziato dal professor Oliver Jagoutz del MIT, il metano rappresenterebbe una risorsa fondamentale per le future esplorazioni umane su Marte, consentendo agli astronauti di generare energia e trasformare un mistero scientifico in una risorsa vitale per la vita sul Pianeta Rosso.
Fonte: Science Advances – MIT