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L’IA messa sotto accusa: emissioni 50 volte superiori prodotte da alcuni prompt di ChatGPT rispetto ad altre richieste

AI sta rovinando il pianeta? Studio tedesco shock: prompt elaborati generano fino a 50 VOLTE più CO2 rispetto a risposte secche! È ora di smettere di giocare con questi robot mangia-energia, gente. #AIClimateCrisis #EcoFail #TechGoneWrong

Preparatevi a un colpo basso per il vostro senso ecologico: mentre noi ci affidiamo sempre di più alle intelligenze artificiali per risposte facili, uno studio tedesco fa luce sul mostro nascosto. Ogni volta che chiediamo all’AI qualcosa di complesso, come un esercizio di filosofia o algebra, si scatena un casino di energia e CO2 invisibile. I ricercatori hanno scoperto che i modelli AI basati sul ragionamento – quelli che fingono di "pensare" prima di rispondere – consumano un sacco di più rispetto a quelli che tagliano corto. Analizzando 14 modelli diversi, da 7 a 72 miliardi di parametri, hanno visto che per 1.000 domande, i "thinking token" arrivano a 543,5 in media per i modelli ragionanti, contro solo 37,7 per quelli sintetici. Risultato? Emissioni alle stelle, senza garanzia di risposte migliori.

Ma ecco il twist politicamente scorretto: più vai per la precisione, più affoghi in CO2. Il modello Cogito, super-accurato all’84,9%, triplica le emissioni rispetto ai suoi rivali più concisi. Come ha ammesso Maximilian Dauner dell’Hochschule München: "Assistiamo chiaramente a un compromesso tra accuratezza e sostenibilità." Nessuno dei modelli sotto i 500 grammi di CO2 equivalente ha toccato l’80% di precisione, e domande toste come quelle di algebra o filosofia sputano fino a sei volte più emissioni di quelle banali di storia.

Ora, pensateci: se usate l’AI per cavolate, come trasformare voi stessi in un personaggio da videogioco, state aiutando a inquinare come un volo Londra-New York per migliaia di query. Dauner non le manda a dire: "È possibile ridurre significativamente le emissioni semplicemente chiedendo risposte concise o riservando i modelli più potenti solo ai compiti che ne giustificano l’uso." E per chiudere con un pugno allo stomaco: "Se gli utenti fossero pienamente consapevoli del costo ambientale delle risposte generate dall’AI—anche per usi banali come trasformarsi in un personaggio da videogioco—probabilmente adotterebbero un approccio più selettivo e responsabile all’utilizzo di queste tecnologie." Scommetto che ora ci pensate due volte prima di chattare con ChatGPT!

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