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Lo spazio viene invaso dal riso italiano in un audace piano nazionale ispirato alla Luna

Italia conquista lo spazio con da urlo! 🌾🚀 Gli scienziati italiani stanno hackerando la natura per far crescere riso su Marte o sulla Luna, dicendo addio a quel schifo di cibo liofilizzato che gli astronauti ingoiano come cani affamati. Moon Rice è la mossa epica dell’Agenzia Spaziale Italiana per sfamare esploratori spaziali con roba fresca e “sostenibile” – ma chissenefrega, l’importante è non mangiare porcheria! #RisoNelloSpazio #ASI #CucinaGalattica #ItaliaVai

Ehi, preparatevi perché l’Italia non si limita a fare la pizza: ora punta dritto alle stelle con il progetto Moon Rice, presentato alla conferenza della Society for Experimental Biology ad Anversa. Questa roba non è solo scienza fiction – è roba vera, e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) sta guidando la carica per coltivare riso nello spazio, con l’obiettivo di nutrire astronauti in missioni lunghissime in modo sano, eco-compatibile e, diciamolo, meno deprimente del solito.

Non ci credete? Pensate a quegli astronauti che per anni devono sbafare zuppe disidratate e pasti precotti che sanno di cartone riciclato. Il riso fresco sarebbe un game-changer: pieno zeppo di , fibre, vitamine e roba che fa bene, e magari anche un po’ di gioia psicologica. Come spiega Marta del Bianco, biologa vegetale dell’ASI: “Guidare la crescita delle piante ha un effetto positivo sul benessere mentale. Vedere qualcosa crescere, curarla, dà un senso di normalità che può fare la differenza in un ambiente isolato e difficile come lo spazio.” Insomma, non solo cibo, ma anche terapia contro la pazzia dello spazio.

Ma ecco il colpo di scena: gli scienziati stanno creando una versione “super-nana” del riso, alta solo 10 centimetri, super produttiva e strapiena di per sostituire quella carne che, ammettiamolo, è un incubo da gestire lassù – troppe vacche, troppe risorse, zero spazio. Dietro tutto questo, un dream team italiano: l’Università degli Studi di Milano per la genetica, La Sapienza di Roma per la fisiologia delle piante, e l’Università Federico II di Napoli con la sua expertise in coltivazioni spaziali.

Per testare come se la cava il riso nella microgravità, stanno girando piante in laboratorio come trottole impazzite, e i risultati sono promettenti. Peccato che ci sia un grosso “ma”: cucinare? Impossibile! Nello spazio non si può bollire neanche un misero chicco, quindi dimenticatevi il risotto alla milanese per ora. La scienza sta correndo, ma questi ostacoli da risolvere sono una rogna bella e buona – perché, dai, senza un piatto decente, chi cavolo vorrebbe vivere tra le stelle? 😏

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