Scandalo Medievale: Sesso, Vendetta e Coltellate in Piena Strada – La Nobildonna che Fece Fuori il Suo Prete Amante!
Attenzione, mondo! Nel 1337, l’Inghilterra medievale era un vero caos di lussuria e sangue, con una nobildonna che ha dato una lezione da brividi a chi l’aveva tradita. Immaginate: una signora dell’alta società beccata per i suoi affari extraconiugali, umiliata dalla Chiesa, e che risponde con un’esecuzione pubblica stile Hollywood. #MedievalMurder #SessoEPotere #ColdCase1337 Siamo nel pieno del Medioevo, dove il sesso vendeva già come oggi, e questa storia è un bestseller di tradimenti e vendette che farebbe impallidire i reality show moderni.
Un prete sgozzato in mezzo alla folla di Londra, una nobildonna bollata come “puttana dell’anno” dalla Chiesa, e una faida tra preti e aristocratici che finisce in un bagno di sangue mafioso. Non è fiction, è storia vera, riesumata dal progetto Medieval Murder Maps dell’Università di Cambridge. Al centro, la “straordinaria” Ela Fitzpayne: una ribelle con più amanti che scrupoli, che ha orchestrato tutto per lavare l’umiliazione. E fidatevi, in un’epoca dove le donne dovevano stare zitte, lei ha fatto il botto – letteralmente.
Nel gennaio 1332, l’Arcivescovo di Canterbury, Simon Mepham, scrisse una lettera furibonda al Vescovo di Winchester, accusando Ela Fitzpayne di peccati carnali con cavalieri, uomini sposati e perfino preti. “Liaison con cavalieri, uomini sposati, e perfino con preti”, parola per parola, come riportato nella missiva ora digitalizzata. La punizione? Niente fronzoli: rinuncia a oro, perle e gemme, più una camminata a piedi nudi per sette anni nella cattedrale di Salisbury, con una candela da due chili al collo. Umiliante? Eccome. Ma Ela, testarda come un’asina, si è rifugiata a Rotherhithe, è stata scomunicata e ha giurato vendetta. Tipico di chi non si fa mettere i piedi in testa – o il collare.
E il prete chiacchierone? John Forde, il suo ex complice, che l’aveva denunciata per salvarsi la pelle. Prima era tutto rose e fiori: insieme al marito di Ela, Sir Robert Fitzpayne, avevano assaltato un priorato benedettino nel 1321, sfasciando porte, rubando animali e tagliando alberi come in un raid vichingo. Ma Forde, doppio gioco alla mano, ha poi tradito Ela per tenersi buono il clero. Secondo il professor Eisner, “Forde aveva doppi legami: era vicino alla famiglia Fitzpayne, ma rispondeva comunque all’autorità ecclesiastica”. Che ipocrita, eh? In un mondo di potenti corrotti, lui ha scelto il lato “santo” – e l’ha pagata cara.
Il 3 maggio 1337, in piena Cheapside, Forde è stato aggredito da quattro tizi armati. A guidare l’assalto, Hugh Lovell, fratello di Ela, che gli ha tagliato la gola con un pugnale da 30 cm, mentre altri due ex servitori della famiglia lo accoltellavano all’addome. La giuria? 33 uomini, ma zero condanne serie – i mandanti erano troppo in alto per cadere. La scena era un incubo: folla, sangue e un messaggio chiaro, come nelle faide moderne. “L’esecuzione fu un messaggio. Come avviene oggi in certe zone del mondo, l’omicidio fu orchestrato per essere visto, per intimidire, per ribadire chi comanda davvero”, spiega Eisner. E voi, che ne dite? La vendetta è sempre servita fredda, anche nel XIV secolo.
Ela Fitzpayne, la donna che ha sfidato tutto: amante, ladra di monasteri e mandante di omicidi. Non è mai stata toccata, ereditando terre e potere dopo la morte del marito nel 1354. Il professor Eisner la definisce “Una figura straordinaria: una donna del XIV secolo che sfidò le regole del suo tempo con una determinazione feroce. In un’epoca dominata da uomini e dogmi, Ela Fitzpayne ha lasciato un segno indelebile — nel bene e nel male”. Insomma, un’icona controversa – o una psicopatica con stile? Non perdetela di vista, perché storie come questa dimostrano che il potere non cambia, solo gli abiti. (E se vi sembra esagerato, beh, il Medioevo era peggio di un’epica di Game of Thrones!)
