back to top

Oggi si prevede una tempesta solare: due brillamenti diretti verso la Terra, i più intensi del ciclo solare 25.

Di recente, due brillamenti solari di notevole intensità, classificati come X7.1 e X9.05, hanno prodotto espulsioni di massa coronale dirette verso la Terra. Questi eventi potrebbero portare a spettacolari aurore e a potenziali interferenze nelle comunicazioni radio nelle prossime ore a causa della prevista tempesta geomagnetica. { "@context": "http://schema.org", "@type": "ItemList", "itemListElement": [{"@type":"ListItem","position":1,"url":"https:\/\/chimica.today\/scienza-e-tecnologia\/oggi-si-prevede-una-tempesta-solare-due-brillamenti-diretti-verso-la-terra-i-piu-intensi-del-ciclo-solare-25\/#brillamenti-solari-e-il-loro-impatto","name":"Brillamenti solari e il loro impatto"},{"@type":"ListItem","position":2,"url":"https:\/\/chimica.today\/scienza-e-tecnologia\/oggi-si-prevede-una-tempesta-solare-due-brillamenti-diretti-verso-la-terra-i-piu-intensi-del-ciclo-solare-25\/#la-sorprendente-regione-3842","name":"La sorprendente regione 3842"}], "name": "Indice Articolo" }

©NASA/SDO

Brillamenti solari e il loro impatto

Il primo brillamento, che ha raggiunto la magnitudine X7.1, ha toccato il picco il 1° ottobre alle 22:20 UTC (00:20 ora italiana), causando un blackout radio di livello R3 a livello globale. Questo evento si è verificato in prossimità della regione complessa di macchie solari 3842, la quale si trova presso il centro del disco solare rivolto verso il nostro pianeta. Tale brillamento rappresenta il secondo più potente registrato in questo Ciclo Solare, segnando una ripresa significativa nell’attività solare dopo un periodo relativamente tranquillo.

PUBBLICITA

Nonostante la potenza attesa, il brillamento X7.1 ha portato a una moderata espulsione di massa coronale (CME), come evidenziato dalle immagini del coronografo SOHO/LASCO. Tuttavia, una parte di questa CME si dirige verso la Terra, e sebbene la sua intensità non sembri essere troppo alta, il NOAA ha già lanciato un’allerta per una tempesta geomagnetica di livello G3 prevista per il 4 ottobre. Secondo le stime, l’espulsione colpirà il nostro pianeta nella serata del 4 ottobre, anche se i dettagli riguardanti la sua intensità e il tempo esatto dell’impatto rimangono incerti.

La sorprendente regione 3842

Oltre al brillamento X7.1, la regione 3842 ha sorpreso nuovamente con un brillamento ancora più potente, classificato come X9.05, che ha avuto luogo il 1° ottobre alle 12:18 UTC (14:18 ora italiana). Questo evento è il più forte registrato negli ultimi sette anni, superando tutte le manifestazioni del precedente ciclo solare. Anche questo brillamento ha generato un’espulsione di massa coronale, ancor di più diretta verso la Terra. Le immagini del coronografo mostrano un’attività complessa con più eruzioni simultanee, inclusa una che si sospetta possa provenire da una regione non visibile.

Nonostante le previsioni attese, gli esperti avvertono che i fenomeni aurorali non si preannunciano così intensi come quelli verificatisi a maggio. Tuttavia, la doppia espulsione assicura che l’osservazione del cielo nelle prossime ore sarà altamente interessante. La prima espulsione si prevede colpirà la Terra entro le prossime 24 ore, seguita dalla seconda il giorno successivo. Le attese sono che questo evento geomagnetico possa generare aurore visibili nelle alte latitudini e, se la tempesta geomagnetica risulterà forte, la visibilità potrebbe estendersi anche a regioni più meridionali.

Fonte: NASA

Fonte Verificata

Leggi anche

Un innovativo tessuto ispirato ai calamari che consente di controllare la temperatura.

Avete mai provato quella sgradevole sensazione di avere troppo caldo con una giacca indosso, mentre ne soffrite senza? Sebbene i marchi di abbigliamento sportivo...

Stress Osmotico: Un Adattamento Vitale per la Vita

Lo stress osmotico è una condizione che si verifica quando la concentrazione di soluti all'esterno di una cellula è significativamente diversa da quella all'interno....

Il funzionamento della RP FLIP, laboratorio galleggiante che si innalzava verticalmente sopra le onde del mare.

La RP FLIP, acronimo di "Floating Instrument Platform", era una piattaforma sperimentale della Office of Naval Research. Progettata per ergersi in verticale in circa...