Gillis ha suonato con il suo violino, a bordo della navicella Crew Dragon, il tema di Rey da “Star Wars: Il Risveglio della Forza”, trasmettendo la performance in diretta via Starlink.
In un emozionante connubio tra arte e esplorazione spaziale, l’astronauta Sarah Gillis ha regalato un’esperienza indimenticabile: la prima esibizione musicale mai realizzata dallo Spazio, istituita attraverso una diretta via Starlink.
La Magia della Performance
A bordo della navicella Crew Dragon durante la missione privata Polaris Dawn, Gillis ha eseguito il tema di Rey da “Star Wars: Il Risveglio della Forza” utilizzando il suo violino. Le melodie, fluttuando nell’assenza di peso della capsula spaziale, hanno raggiunto ogni angolo del pianeta, offrendo agli spettatori un assaggio di emozioni che trascendono i confini terrestri.
Intitolata “Armonia della Resilienza,” la performance è stata sincronizzata con esibizioni di orchestre giovanili da tutto il mondo. Le immagini di Gillis che suona mentre la Terra scorre sotto di lei, unite alle melodie di musicisti da diversi continenti, hanno creato un messaggio potente di collegamento e collaborazione internazionale.
L’Importanza della Missione
Chi è esattamente Sarah Gillis, l’astronauta che ha introdotto la musica nello spazio? Ingegnere presso SpaceX, Gillis ha sempre mantenuto una forte passione per il violino, portandolo con sé anche durante l’addestramento per la missione Polaris Dawn. “La musica ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella mia vita,” ha rivelato in un’intervista pre-lancio. “È un mezzo attraverso il quale esprimo me stessa, mi connetto con gli altri e cerco conforto e ispirazione.”
La sua determinazione e il suo talento le hanno permesso di far parte dell’equipaggio di Polaris Dawn, una missione che ha conseguito numerosi record, inclusa la prima passeggiata spaziale privata.
La missione Polaris Dawn non ha solo portato la musica nello spazio, ma ha anche esaminato gli effetti della microgravità sul corpo umano. L’equipaggio ha analizzato l’impatto della microgravità sulle vie aeree, sul sistema venoso e sul flusso sanguigno, usando strumenti come ultrasuoni e smartwatch. Hanno anche testato il Tempus Pro, un dispositivo medico in grado di integrare misurazioni della salute come pressione sanguigna, frequenza cardiaca e temperatura, oltre a funzionalità di imaging a ultrasuoni. Questo dispositivo potrebbe diventare cruciale per garantire supporto medico durante future missioni spaziali prolungate.
In aggiunta, la missione ha approfondito gli effetti della microgravità sulla salute oculare, contribuendo alla ricerca di trattamenti preventivi e post-diagnosi per la sindrome neuro-oculare associata al volo spaziale (SANS), una condizione che colpisce molti astronauti dopo il soggiorno in assenza di gravità.
La Polaris Dawn si è conclusa il 15 settembre con un ammaraggio avvenuto con successo nel Golfo del Messico. Tuttavia, l’eredità di Sarah Gillis e della sua performance violinistica nello spazio continuerà a riecheggiare, ricordandoci che l’umanità, quando vuole, è capace di compiere imprese straordinarie, sia sulla Terra che nel cosmo.
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